In giro per le strade italiane, capita spesso di incontrare auto con targa straniera. In effetti si dice che essere residente in Italia e possedere una macchina con la targa di un paese straniero, possa avere incredibili vantaggi.
Si risparmia certamente a livello di multe, tasse e bollo. Ma attenzione perché a partire dal 21 marzo del 2022, molte cose sono cambiate.
Sono state apportate delle modifiche al codice della strada, secondo le quali tutti coloro che possiedono un veicolo targato con una targa estera, devono iscriversi ad un registro per poter essere in regola e non rischiare né ritiro del mezzo, né multa.
Auto con targa straniera, cosa sancisce la legge
Nessuno vieta di acquistare auto in altri paesi o di trasferirsi in Italia portando con sé un’auto acquistata altrove, è certo però che una volta arrivati in terra italiana, bisogna rispettare tutte le leggi vigenti. Per esempio, quella del 23 dicembre 2021, sancisce che tutti i cittadini italiani residenti o nati in Italia, sono costretti ad effettuare l’immatricolazione del proprio mezzo targato all’estero, nel nostro paese entro al massimo 3 mesi dal cambio di residenza.
Se l’auto arriva in Italia ma l’intestatario del veicolo non è chi lo guida solitamente, si deve provvedere ad accompagnare il documento di circolazione, con un documento in cui risulta che l’intestatario e il conducente non sono la stessa persona. In questo caso, chiunque può guidare l’auto con targa straniera, purché sul foglio sia indicato per quanto tempo il diretto interessato guiderà il veicolo in Italia. Questa dichiarazione dovrà essere tenuta a bordo dell’auto e presentata alle forze dell’ordine in caso di controllo.
Iscrizione al pubblico registro dei veicoli stranieri
Tutti i veicoli con targa straniera devono essere iscritti al pubblico registro dei veicoli stranieri, che consente di ottenere l’immatricolazione italiana per poter essere in regola. Chi usa per più di 30 giorni in un anno, quindi non 30 giorni consecutivi, un’auto con targa estera, deve iscriversi al Reve.
La stessa cosa succede ai frontalieri ovvero coloro che svolgono un lavoro in un paese confinante con l’Italia e quindi viaggiano per questo motivo tutti i giorni dell’anno. Per esempio coloro che abitano a Como oppure a Varese, ma lavorano in Svizzera e hanno una targa estera, devono effettuare l’iscrizione al pubblico registro dei veicoli stranieri entro 60 giorni dall’acquisto del veicolo.
Questa registrazione può essere effettuata negli uffici del Registro Automobilistico o on-line tramite lo sportello dell’Automobilista. Al termine della procedura il conducente riceverà un’attestazione con codice identificativo da esibire in caso di controlli sulla strada, da parte della polizia.