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Codice della Strada

Cartello divieto di sosta, in queste situazioni si annulla la multa: non lo sa nessuno

Cartello divieto di sosta: se l’indicazione dovesse essere poco chiara, sarà possibile fare ricorso contro la sanzione ricevuta.

Quando non vale il divieto di sosta – Motori.News

Può capitare a tutti di parcheggiare la macchina in sosta vietata e ricevere dai vigili la multa per tale infrazione commessa. In molti casi, si tratta di una semplice svista o di una disattenzione. Altre volte, invece, tale mossa può essere stata fatta nel tentativo di provare a “farla franca”.

I pochi parcheggi presenti – specie nelle zone centrali delle grandi città – possono indurre alcune persone a effettuare dei parcheggi non consentiti. Il problema dei parcheggi è sotto la lente di ingrandimento di diversi sindaci delle varie città italiane. L’obiettivo è quello di agevolare la ricerca del parcheggio dei singoli cittadini.

In alcuni casi, però, il divieto di sosta può essere indotto da una cattiva segnalazione stradale o da cartelli posti in zone non del tutto visibili oppure oscurati dalla presenza di un albero o di un altro ostacolo.

In questo articolo, proveremo a far luce su questo argomento. Quando è possibile fare ricorso contro una multa per divieto di sosta? Ecco tutto quello che c’è da sapere per non sborsare nemmeno un euro. Analizziamo i dettagli a riguardo.

In questo caso specifico puoi non pagare l’eventuale multa ricevuta per il cartello di divieto di sosta

Chi dovesse essere colto con la macchina in divieto di sosta, rischia di dover pagare una sanzione amministrativa compresa fra i 41 e i 168 euro. La somma varia in base al caso specifico e alla gravità dell’infrazione commessa. Il semplice parcheggio in sosta vietata ha, solitamente, la pena pecuniaria minima.

Se la multa, poi, dovesse essere saldata entro i 5 giorni dalla ricezione del verbale, sarà applicato su di essa uno sconto del 30%. Il verbale può essere posizionato sul parabrezza dell’auto dai vigili oppure esso potrà essere notificato a casa del trasgressore entro 90 giorni dall’errore commesso.

Il cartello di divieto di sosta obbliga il conducente a non uscire dalla macchina e sostare in quella zona. La semplice fermata, invece, sarà consentita. Tale segnale obbliga le persone a non parcheggiare sul lato della strada dove esso sarà posto. Nei centri abitati – salvo eventuale altra indicazione – il divieto di sosta è attivo dalle 8 alle 20.

Al di fuori delle aree urbane, invece, tale segnale ha valenza per tutte le 24 ore. Solitamente, non sarà possibile parcheggiare l’auto in zone che bloccano il regolare transito delle altre auto, davanti ai passi carrabili, nei posti riservati ai possessori di handicap, nelle zone di sosta degli autobus, nelle aree pedonali e in diversi altri casi specifici.

Vediamo ora quando sarà possibile fare ricorso contro una sanzione amministrativa ricevuta per divieto di sosta. Ecco i casi limite in cui potrai vederti annullare la multa.

Ricorso contro la multa: in questi casi ti sarà annullata

Il cartello di divieto di sosta è uno dei più conosciuti. Esso ha forma circolare, ha uno sfondo blu e una zona laterale rossa. Una banda – anch’essa di colore rosso – attraversa in diagonale il cartello. Nelle città e al di fuori di esse, questo cartello è spesso presente ai lati della strada. In alcuni casi, però, la segnalazione potrebbe non essere chiara.

Cartello di divieto di sosta manomesso o non visibile: ecco quando potrai chiedere l’annullamento della multa ricevuta – Motori.News

Come accade per qualsiasi cartello stradale, la visibilità del divieto di sosta dovrà essere sempre ottimale. Una persona alla guida del mezzo, infatti, non dovrà avere problemi nell’individuare tale indicazione. Essa dovrà essere posta sul lato della strada, subito prima la zona del divieto.

Un segnale rovinato o con colore diverso, a causa del tempo che passa e dell’azione dei raggi del sole, potrà essere ritenuto non valido. La stessa cosa avviene nel caso in cui esso sia finito per terra, sia stato manomesso oppure si presenti storto o girato nella direzione opposta.

Il cartello di divieto di sosta, inoltre, non dovrà nemmeno essere ostacolato dalla presenza di un albero o di un altro impedimento. In pratica, esso dovrà essere sempre perfettamente visibile, chiaro e nitido.

Se il singolo cartello dovesse presentare i problemi appena indicati, allora chi dovesse aver ricevuto una multa in quella zona potrebbe fare ricorso. Nella stragrande maggioranza dei casi, si vedrà annullare la multa ricevuta per divieto di sosta. Il Giudice di Pace dovrà accertare il tutto.

Andrea Giove