Insieme al bollo auto, l’accisa sulla benzina è il fardello più odiato da chi possiede un veicolo. L’imposta sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo, ormai da tanti anni, grava sul prezzo dei carburanti, con vari Paese, specialmente quello non produttori, che registrano prezzi altissimi.
In Italia, tuttavia, con la prossima legge di Bilancio, la tassa citata poc’anzi potrebbe essere in parte tagliata. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, lo aveva già anticipato in campagna elettorale e, da ottobre, probabilmente gli automobilisti saranno investiti da novità positive. Nel 2017, pensato, lo Stato Italiano, grazie alla accise, ha guadagnato circa 27 miliardi di euro. Un importo incredibile che ha superato i 26,4 miliardi del 2016. Fino a questo momento la fiscalità petrolifera tocca circa 14 miliardi.
Secondo i primi calcoli dell’Unione Petrolifera, se il costo del carburante dovesse calare di un centesimo, lo Stato registrebbe un calo di gettito pari a 100 milioni di euro per la benzina ed a 278 milioni di euro per il gasolio. Da non dimenticare nemmeno il 22% dell’Iva sui carburanti, che andrebbe a riempire la casella dei mancati guadagni. Ad ottobre la verità.