Carburante, la situazione si fa sempre più altalenante e preoccupante. Il taglio delle accise andrà avanti fino all’8 di luglio. Il caro benzina sta gravando sempre di più sulle tasche degli italiani.
La popolazione non riesce più ad andare avanti, le spese sono troppe, i costi sono aumentati in maniera disastrosa mentre gli stipendi sono invariati.
Oltretutto come se non bastasse stanno nascendo in tutto il Paese una serie di truffe pronte a danneggiare gli utenti. A questo proposito l’ultima ha a che fare con benzinai che avevano trovato una soluzione per guadagnare, risparmiando.
In alcuni distributori veniva miscelato l’olio proveniente dall’Est Europa con il gasolio così tutti coloro che avevano bisogno del carburante si ritrovavano a pagare cifre elevate senza ottenere nulla in cambio.
Carburante, le denunce, le indagini ed infine gli arresti, ecco cosa è successo durante un blitz
A seguito delle denunce pervenute in pochissimi giorni nei vari comandi dei Carabinieri è partito un maxi blitz del Comando di Genova delegato dalla procura di Napoli. A seguito delle indagini è stata emessa la prima ordinanza di custodia cautelare nei confronti di più di 50 indagati.
I reati contestati sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falsità in titoli di credito e poi di possesso di documenti di identificazione falsi e ancora sostituzione di persona, intercettazione, impedimento illecito delle comunicazioni telefoniche. Seguono accuse di irregolarità nella ricezione e nello stoccaggio finalizzati alla sottrazione del pagamento dell’accisa su oli minerali, riciclaggio e autoriciclaggio.
I reati ad oggi accertati
Al momento si tratta di un totale di 70 truffe accertate. Le forze dell’ordine parlano però di un numero che andrà a salire. In queste ore è inoltre in corso il sequestro di beni ad alcune società per 3 milioni di euro. Una delle ultime bande fermate si occupava della zona di Napoli dove si importava olio industriale trasportato in cisterne con false bolle di trasporto direttamente dall’Est Europa.
L’olio veniva stoccato dentro un deposito e poi miscelato con il gasolio. Veniva così allungata la quantità del prodotto per aumentare i ricavi derivanti dall’erogazione in nove impianti di distribuzione di carburante situati province di Napoli e Salerno. I distributori erano tutti controllati dall’organizzazione criminale. Al momento sotto indagine sono 59 persone, di cui 46 sono raggiunti da ordinanza di custodia cautelare mentre 13 costrette ai domiciliari.