Negli anni che verranno sparirà uno degli elementi che ha contraddistinto da sempre le auto: parliamo del cambio manuale.
Cambio manuale o cambio automatico? Se volete creare dibattito all’interno degli appassionati di auto, ecco l’argomento perfetto per farlo. Da tanto tempo, infatti la questione della presenza del cambio tradizionale o di quello automatico e maggiormente tecnologico genera polemiche a non finire.
Analizziamo per prima cosa una questione prettamente tecnica: a cosa serve il cambio nelle auto? Come tutti ben sapranno, il cambio serve a inserire la marcia giusta in base alla velocità e alla strada da dover percorrere.
Diventa importantissimo che il motore resti sempre entro un certo range di giri e potenza, in modo tale che il suo funzionamento non venga “appesantito” dall’inserimento di una marcia sbagliata.
Cambiare la marcia quando serve, dunque, è fondamentale. Ti basterà premere con il piede sulla frizione, inserire la marcia e rilasciare la frizione, premendo successivamente sull’acceleratore. Questo, come ovvio che sia, è il corretto modo di utilizzo di una macchina dotata di cambio manuale.
E per le auto con cambio automatico? Esse non saranno dotate del pedale della frizione. Saranno presenti, infatti, solo il pedale del freno e quello dell’acceleratore. Per partire, basterà semplicemente tenere il piede sul freno e, poi, spostare la leva del cambio dalla posizione P a quella D.
Lasciando il piede dal freno lentamente, la vettura si metterà in moto. D’ora in poi, sarà possibile usare solo acceleratore e freno.
Che cosa sta per avvenire nel breve e nel lungo periodo? Ecco quando il cambio manuale potrebbe sparire per sempre dalle auto.
La fine dell’era del cambio manuale: ecco i dettagli
I “puristi” della macchina non accettano il cambiamento. Per queste persone, infatti, il cambiare manualmente la marcia è la vera essenza della guida.
I modelli dotati di cambio automatico, infatti, eliminano la possibilità di avere uno stile di guida maggiormente “personalizzato”.
Le auto fornite di cambio automatico consentono di muoversi con maggiore praticità, specie lungo le strade maggiormente trafficate o all’interno dei centri abitati.
Poter utilizzare solo i due pedali – quello del freno e quello dell’acceleratore – senza dover pensare ad altro, infatti, è qualcosa di molto comodo.
Sono sempre di più le case automobilistiche che forniscono i nuovi modelli esclusivamente di cambio automatico. In Italia, sono ancora in pochi ad aver fatto questa scelta, per così dire, rivoluzionaria. Solo una persona su cinque, infatti, circola con una vettura personale dotata di cambio automatico.
Le cose sono ben diverse in molti altri Paesi del mondo. Negli Stati Uniti, per esempio, quasi la totalità delle auto – il 96% di esse – monta il cambio automatico. Da oltre 15 anni, infatti, gli americani hanno deciso di dire addio al tradizionale cambio manuale.
Le cose, però, potrebbero cambiare presto anche da noi e un po’ in tutto il mondo. Ecco che cosa starebbe per accadere.
Si passa a quello automatico?
Sono tanti i fattori che spingono verso un graduale abbandono del cambio manuale sulle auto del futuro. Il passaggio dalle auto endotermiche a quelle elettriche è un chiaro segnale di ciò. Queste vetture, infatti, non sono dotate di cambio, dal momento che producono la medesima coppia a ogni velocità, a differenza dei motori a scoppio.
Anche per le auto endotermiche, però, la situazione sembra essere abbastanza chiara. Mercedes-Benz, per esempio, avrebbe deciso di dire addio alla presenza del cambio manuale sui propri modelli entro la fine del 2023. Le Mercedes del futuro, quindi, saranno fornite solo di cambio automatico.
Tante altre case automobilistiche, poi, potrebbero adeguarsi al cambiamento. Produrre macchine endotermiche con solo il cambio automatico e auto elettriche, senza la presenza di questo elemento. Entro il 2030, il cambio manuale potrebbe, dunque, davvero sparire dai radar.
Immaginare un futuro senza alcuna possibilità di gestire il cambio della propria auto, potrebbe essere davvero una mazzata per i “puristi” delle quattro ruote. Il cambiamento, però, è già in atto. Con buona pace di tutti.