Cambia il Codice della Strada: via alla nuova regola sull’inquinamento. È bene correre ai ripari ed evitare multe.
Il Codice della Strada è sempre soggetto a continui aggiornamenti e variazioni per consentire di adeguarsi alle volontà del Legislatore. Tutte le regole codicistiche devono consentire ad ogni automobilista di circolare a bordo del proprio mezzo, osservando la prudenza e rispettando la sicurezza della strada. Oltre a questi buoni principi si affiancano una serie di regole codicistiche che recepiscono ed armonizzano la normativa comunitaria ispirata al rispetto dell’ambiente ed alla lotta dell’inquinamento.
La finalità delle istituzioni di regulation è quella di inasprire le sanzioni pecuniarie per i trasgressori e intensificare i controlli. Per il corrente anno 2023 il Legislatore italiano ha apportato interessanti modifiche volte ad armonizzare la disciplina codicistica nazionale con quella comunitaria. La linea “dura” è quella prediletta dalle Autorità normative proprio per inasprire le sanzioni e per punire in modo severo i trasgressori.
Codice della Strada: occhio alla normativa sull’inquinamento
Il Legislatore, in linea con i principi dell’ecosostenibilità ed il rispetto dell’ambiente, ha introdotto severe sanzioni pecuniarie per i trasgressori. Molte amministrazioni comunali, tra cui Milano e Genova, hanno previsto ed introdotto divieti di accesso ad alcune zone da parte delle auto inquinanti.
Quali sono le conseguenze previste per coloro che non rispettano la normativa anti-inquinamento? La normativa Euro 7 entrerà in vigore a partire dall’anno 2026 ed il Legislatore punta a tagliare le emissioni di ossido di azoto.
Cosa cambia con Euro 7? La nuova direttiva antinquinamento punta a bloccare definitivamente la produzione delle auto con propulsore termico e dei veicoli ibridi con tecnologia full o mild. Potranno continuare ad essere commercializzati i veicoli elettrici o le ibride plug-in.
Un’altra rilevante novità riguarderà la fine delle differenziazioni intercorrenti tra auto “leggere” e veicoli pesanti.
Cambieranno anche le rilevazioni delle emissioni di CO2 delle auto circolanti: se attualmente avviene solo in fase di lancio della vettura sul mercato, con l’entrata in vigore della direttiva antinquinamento, il monitoraggio delle emissioni sarà costante, per tutto il ciclo di vita del mezzo.
Direttiva antinquinamento: quali sono i limiti proposti?
I limiti di emissioni di CO2 sono davvero stringenti: l’ipotesi allo studio è di 30 mg/km, ma non viene esclusa la possibilità di ridurlo a 10 mg/km. Attualmente Euro 6 prevede una tolleranza pari a 80 mg/km per le auto con motore diesel e 60 mg/km per le auto a benzina.
Svolta green sempre più vicina: quali sono le sanzioni per le auto inquinanti?
I proprietari delle auto inquinanti rischiano sanzioni salate di importo compreso tra i 160 euro ed i 650 euro. Multe pecuniarie più severe sono previste per i trasgressori in caso di recidiva, arrivando al ritiro della patente di guida.
L’acquisto di una nuova vettura meno inquinante consentirebbe di evitare le sanzioni, per questo il Governo ha stanziato interessanti bonus ed agevolazioni fiscali. Gli incentivi sono volti a sostenere economicamente le famiglie italiane, in particolare quelle meno abbienti.