Bollo auto storiche, gli appassionati: “Non vogliamo il PD al governo”. Ecco il motivo

Il possibile accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, utile a formare il nuovo governo, ha allarmato e non poco gli appassionati di auto storiche. E non si tratta di un discorso meramente politico, bensì c’è dell’altro.

I possessori di veicoli “datati”, infatti, non vorrebbero vedere il PD nel nuovo esecutivo perché considerato il principale fautore dell’eliminazione dell’esenzione relativa al bollo sulle cosiddette “ventennali”. Sui social network, i commenti si sprecano, e addirittura c’è chi spera di non vedere mai più il Partito Democratico alla guida del Paese.

A fine 2014, ricordiamo, l’allora governo guidato da Matteo Renzi, nella Legge di Stabilità, stoppò tutte le agevolazioni riguardanti i veicoli, con età compresa tra i 20 e i 29 anni di età, immettendo la tassa tanto odiata dagli italiani. Le conseguenze furono incredibilmente negative, con molti appassionati costretti a vendere all’estero o a demolire i propri mezzi storici. Ma non solo. Anche molte officine e tappezzerie furono costrette ad alzare bandiera bianca provocando, di conseguenza, un aumento della disoccupazione. Insomma, quella decisione di fine 2014 ha messo in ginocchio il settore storico dei veicoli.

Adesso, dopo un periodo di apparente calma, gli stessi appassionati sono nuovamente sul piede di guerra per cercare di ripristinare l’esenzione del bollo anche sulle ventennali. A tal proposito, rammentiamo l’iniziativa prevista per il 16 giugno a Pescara, importante per decidere cosa fare. A tutto questo si aggiunge, altresì, la mancata risposta della politica che, nonostante vari sollecitazioni di varie associazioni, ha preferito il silenzio, non proferendo parola sulla già menzionata questione bollo auto storiche. Insomma, una bella gatta da pelare per il futuro governo che verrà. Prima o poi…

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