Bollo auto storiche, gli appassionati inferociti con la politica: ecco perché

Una puntata, l’ennesima, che rischia ancora di più di infuocare il clima relativo al bollo sulle auto storiche. Una questione spinosa che, da fine 2014, anno nel quale, di fatto, è stata eliminata l’esenzione sulle cosiddette ventennali (mezzi con età compresa tra i 20 e i 29 anni), ha provocato gravi ripercussioni su un settore importante fino a qualche tempo fa. Una decisione, quella dell’allora governo Renzi, negativa per molti aspetti.

Dalla perdita di molti posti di lavoro, alla vendita di veicoli, gli appassionati sono stati abbandonati a un destino crudele. A rafforzare questa convinzione, inoltre, ci si è messa nuovamente il mondo politico che, nonostante varie sollecitazioni, non ha minimamente mosso un dito per dare una risposta ai possessori di auto e moto storiche. Attraverso il gruppo Facebook “Tutela Patrimonio Motoristico Associazione nazionale”, alcune settimane fa, è arrivata una presa di posizione durissima da parte di un gruppo di appassionati. Di seguito la nota diramata attraverso i canali social.

“Siamo Cittadini Italiani che hanno a cuore la nostra tradizione culturale e Motoristica. Con la presente vogliamo segnalare la completa chiusura che c’è da parte di partiti e movimenti politici alle istanze dei cittadini. La nostra associazione Tutela patrimonio motoristico, che conta oltre 76.000 aderenti, è’ sorta per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti devastanti del ripristino del bollo sulle vetture ventennali, quali svendita all’estero di tutto il meglio del nostro patrimonio automobilistico tra i venti e i trent’anni e chiusura di gran parte delle attività che erano demandate a mantenerlo. Abbiamo chiesto tramite numerosissime mail e fax di nostri aderenti, a Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle qual è il loro programma sui bolli auto in generale, una tassa iniqua che interessa milioni di italiani! Iniqua perché’ sulle auto paghiamo già Iva, IPT ed accise al 70% sui carburanti!

Milioni di cittadini non vogliono più pagare questa tassa e chiedono che lo stato renda conto delle altre tasse versate ogni anno! Non c’è stata nessuna risposta né privata, né pubblica! Ciò assume un profondo significato: gli Italiani sono considerati solo numeri che devono ratificare con una croce sulla scheda elettorale la presenza di persone che si disinteressano dei cittadini e che vogliono solo accedere ad una comoda e ben retribuita poltrona per 5 anni! C’è una distanza incolmabile tra cittadini e partiti! Due binari che non si incontrano mai! Ma noi non vogliamo continuare a dare deleghe in bianco, chiediamo di conoscere i programmi di governo!”
Carlo Negri – Per conto di Tutela Patrimonio Motoristico Associazione nazionale.

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