Una nuova mannaia rischia seriamente di abbattersi sui cittadini, in particolar modo sui chi possiede un veicolo. Il parco auto, si sa, nel nostro Paese risulta tra i più vecchi d’Europa. Un problema serio, da affrontare senza se e senza ma.
In questi anni, la politica ha cercato di rinnovare questo settore, con risultati probabilmente ritenuti poco soddisfacenti. Una considerazione nata dopo il recente pensiero di Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, che, durante il Festival dell’Energia di Milano, ha affrontato questo delicato argomento.
Come riporta “Il Tempo”, infatti, lo stesso Calenda ha affermato: “Nell’ambito della Strategia energetica nazionale il Bollo auto sarà̀ rimodulato in rapporto a un rinnovamento del parco vetture che al momento vede una quota alta, al 44 per cento, di veicoli inquinanti euro 3”. In soldoni: chi percorre più km con un’auto vecchia, sarà costretto a pagare una tassa più elevata.
Con questa proposta, dunque, sarebbero i cittadini a farne le spese, in quanto dovrebbero acquistare un nuovo mezzo a basso impatto ambientale o accettare l’aumento del bollo auto.
Calenda, inoltre, ha anche chiuso la porta alle rottamazioni, in quanto “costosissima”. Al momento, non si esclude nessun provvedimento, anche se il ministro dello Sviluppo economico avrebbe ammesso che “ci sarà una proposta” al termine della prassi per il completamento o della Strategia elettrica nazionale.