Il Bollo Auto è una tassa considerata antipatica e iniqua, ma lo Stato esige che vada pagata. E se non lo paghiamo entro questo termine, sono guai!
Forse pochi di voi sanno che, quella che fino a pochi anni fa era chiamata ‘Tassa di Circolazione”, da tempo denominata ‘Bollo Auto’ è una tassa nata esattamente 70 anni fa. Era infatti il 9 di febbraio del 1952 quando, il Governo di allora varò una serie di proposte (tra cui anche il Bollo, per l’appunto), che vennero ratificate e diventarono legge con il Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) del 5 febbraio del 1953 n. 39 (“Testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche”). L’allora Presidente della Repubblica Italiana era Luigi Enaudi, e il Presidente del Consiglio dei Ministri, era il democristiano Alcide De Gasperi.
Non pagate il Bollo? Non c’è solo la multa, ma molto di peggio
Non pagare il Bollo Auto implica, come sappiamo, delle sanzioni amministrative, che variano a seconda di quanto poi il pagamento viene regolarizzato. Ma se andiamo a leggere bene cosa recita il Codice della Strada, all’articolo 96, quando si parla degli “Adempimenti conseguenti al mancato pagamento della tassa automobilistica”, noi non rischiamo solo una multa:
“1 – Ferme restando le procedure di recupero degli importi dovuti per le tasse automobilistiche, l’ente impositore, anche per il tramite del soggetto cui e’ affidata la riscossione, qualora accerti il mancato pagamento delle stesse per almeno tre anni consecutivi, notifica al proprietario l’avviso dell’avvio del procedimento.
E, in assenza di giustificato motivo, ove non sia dimostrato l’effettuato pagamento entro trenta giorni dalla data di tale notifica, chiede all’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e del personale la cancellazione d’ufficio dall’archivio nazionale dei veicoli e dal P.R.A.
Il predetto ufficio provvede al ritiro delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia”.
Cosa succede se paghiamo il Bollo Auto dopo un anno?
Se per una dimenticanza, o sia perché non avevamo il denaro a disposizione, non abbiamo pagato il bollo entro il termine prestabilito, abbiamo comunque del tempo a disposizione per pagarlo, senza incorrere in multe importanti, ma solo pagando piccola maggiorazione. Certo, più aumentano i giorni di ritardo, più le more e gli interessi sono alti.
Ma andiamo nel dettaglio. Se paghiamo questa famigerata tassa entro 14 giorni dalla scadenza, dobbiamo solo considerare di pagare in più lo 0,1 per cento della somma totale da versare. Dal quindicesimo al trentesimo giorno di ritardo dalla scadenza del pagamento, paghiamo l’uno e cinquanta per cento in più, sempre del totale.
Se invece paghiamo il bollo tra il mese e i tre mesi di ritardo, dobbiamo considerare di pagare un somma totale a cui dobbiamo aggiungere una percentuale dell’uno e 67 per cento. Tra i 3 mesi e un anno di ritardo, sempre alla somma totale dobbiamo aggiungere una percentuale del 3 e 75 per cento.
Certo, se non effettuiamo il pagamento entro il primo anni dalla scadenza, la multa diventa importante, al punto che per stare in regola, dobbiamo pagare il bollo aumentato del 30 per cento del totale. Calcolata questa cifra, ogni ulteriori 6 mesi di non pagamento, comportano un ulteriore aumento della somma totale, pari allo 0,5 per cento.
Se evitiamo di pagare il bollo per 3 anni, possiamo incorrere, come citato nel suddetto articolo del Codice della Strada, in molto peggio che una sola multa.