Ci sono importanti novità in arrivo per il bollo auto: ecco cosa cambierà da adesso in avanti per la tassa più odiata dagli italiani.
Si parla tanto di abolizione del tanto odiato bollo auto, ma per il momento dobbiamo “accontentarci” di qualche cambiamento che entra in vigore con la nuova Legge di Bilancio preparata dal Governo Meloni.
Rimangono confermati innanzitutto i vantaggi per chi possiede un’auto elettrica, con un’esenzione pari a cinque anni dal pagamento dell’imposta che si riduce a tre anni nel caso si possieda una macchina ad alimentazione ibrida.
Notizie interessanti arrivano soprattutto per chi avesse ancora qualche debito pendente con lo stato, dando la possibilità di rendere nulle le notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 31 gennaio 2023.
Nuovo Bollo Auto: esenzioni per elettrico e debiti sanati, tutte le novità
Partiamo quindi proprio dall’ultimo punto che abbiamo trattato nel paragrafo precedente. Il testo incluso nella nuova Legge di Bilancio, con particolare riferimento all’Articolo 46, prevede infatti che vengano stralciati i carichi fino a 1000 euro che sono stati affidati all’agente della riscossione dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Questo significa che se hai accumulato un debito fino al migliaio di euro in quell’arco temporale non sarai più chiamato a versare questi contributi a partire dal 31 gennaio 2023, neanche nel caso dovessero arrivarti ancora degli avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Facciamo una ulteriore precisazione: il limite dei 1000 euro per avere lo stralcio del debito è relativo all’importo massimo per singolo carico. Questo significa, per esemplificare, che se il saldo complessivo che non hai pagato arriva a 2000 euro, basta che ciascuna cartella esattoriale abbia valore inferiore ai 1000 euro in modo da effettuare la sanatoria di tutto l’importo.
Per venire incontro agli automobilisti che si trovassero in situazioni di debito più recenti, quindi con bolli non pagati dall’1 gennaio 2016 al 30 giugno 2022, sono stati previsti altri vantaggi fiscali che consistono in sconti su sanzioni e interessi e la possibilità di pagare a rate fino al 30 novembre 2027. In alternativa, si può anche scegliere di saldare il tutto in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023.
Un discorso a parte meritano quelle situazioni in cui l’auto è in fermo amministrativo. Qui bisogna saldare il debito per intero, pure se dovesse rientrare nei parametri previsti dalla sanatoria. Se la sanzione è relativa a tasse non pagate prima del 2016, invece, bisognerà aspettare il 31 gennaio 2023 per procedere allo sblocco.
Anche se dovessi richiedere la rottamazione delle tue tasse relative al 2016 in poi dovrai comunque pagare tutte le rate prima di riavere pieno possesso del veicolo, dandoti la facoltà, se vuoi, di venderlo o rottamarlo. In ogni caso, una volta pagata la prima rata, potrai riprendere a circolare con il mezzo in questione.
Chiudiamo infine con il calcolo di bollo e superbollo, che rimane invariato. Nel primo caso l’importo della tassa si collega direttamente alla potenza della vettura in kilowatt e alla classe ambientale di riferimento.
Per il superbollo, invece, bisognerà ancora pagare una cifra per ogni kW che superi il muro dei 185 kW. L’importo diminuirà con il passare degli anni dall’immatricolazione della vettura.