Con l’incremento di lunghezza, generazione dopo generazione, della BMW Serie 3, la Casa tedesca si è ricavata un nuovo segmento di mercato al di sotto della famosa berlina. Nasce infatti nel 2014 la più piccola BMW Serie 2, coupè a tre volumi dall’aspetto e dall’appeal sportivo. Come tipico del marchio bavarese, il reparto sportivo della Casa si è cimentato anche su questo modello, dando via ad una coupè di segmento C ad altissime prestazioni.
Prima con la BMW M2 e poi con la sua versione ancor più “pepata” BMW M2 Competition, il brand si è posto ai vertici delle medie sportive. Il prestigioso club delle “over 400 CV” racchiude oggi tre modelli premium dei tre brand tedeschi Audi (con la RS3), Mercedes (con la A45 AMG) e proprio BMW con questa M2 Competition.
L’auto, lunga 446 cm, larga 1,85 metri e con un’altezza di 141 cm. Adotta un propulsore da 3.0 litri a 6 cilindri in linea (lo stesso della M3 serie F30) che sviluppa la bellezza di 410 CV tra 5230-7000 giri/min ed una coppia davvero importante, pari a 550 Nm sin dai 2.350 giri.
L’amico e pilota professionista Tommy Maino ha provato la rara variante dotata di cambio manuale a 6 rapporti. Una supercar di pregio vista la sempre più inusuale presenza a listino di vetture manuali ad alte prestazioni. Un domani i “puristi”, cultori della guida dove l’uomo conta ancora più dell’elettronica, potrebbero fare pazzie per assicurarsi un’auto del genere.
Non contenti delle già sopraffine doti della BMW M2 Competition, si è deciso di alzare il tiro. Grazie al prezioso supporto del preparatore Gran Prix Gallarate, l’auto è stata resa ancor più brutale.
Nessuna modifica ha interessato il propulsore Questo è rimasto quello uscito dallo stabilimento bavarese. L’atelier brianzolo è intervenuto sull’assetto dotando la BMW M2 Competition di ammortizzatori Bilstein MDS 2-vie con apposita taratura, utilizzati solitamente per auto da corsa. La vettura è stata in questo modo ribassata di 50 mm.
Si è intervenuti anche sull’impianto di scarico, non per cercare qualche cavallo in più, ma per dare all’auto un sound ancor più gratificante. La BMW M2 Competition è stata dotata di apparato Supersprint race cat-back interamente in inox, tra l’altro più leggero di quello originale.
Infine il potente impianto frenante di serie, di manifattura Brembo, con disco da 400 mm all’anteriore e pinza a 6 pistoncini e da 380 mm dietro con pinza a 4 pistoncini, è stato equipaggiato con pastiglie racing Pagid RSL 29. Queste hanno reso ancor più performante la frenata assicurando un bite migliore ed una maggior resistenza alla fatica.
I cerchi sono da 19 pollici dotati di apposito canale per non sfiorare internamente i dischi dei freni di diametro davvero extralarge. Ora la vettura, con pneumatici da 245 R19 all’anteriore e da 265 R 19 al posteriore, sarà portata in pista per un’ulteriore messa a punto. L’obiettivo è quello di capire quanto sono migliorate le sue prestazioni grazie a questi interventi.
Per maggiori informazioni sul preparatore, Gran Prix Gallarate è contattabile via telefono o mail recuperabili sul sito.
Approfitteremo prossimamente dell’esperienza e della disponibilità di Tommy Maino per raccogliere tempi ed impressioni della BMW M2 Competition direttamente dalla pista. Continuate a seguirci.