Il team principal della Ferrari ha commentato con grande entusiasmo il traguardo raggiunto dal team dopo due anni di tante sofferenze.
Negli ultimi due anni, il mondo social lo ha criticato in diverse maniere. Dai più semplici meme, fino ad arrivare alle gioviali imitazioni del comico Maurizio Crozza nel momento storico più difficile della Ferrari.
Oggi, Mattia Binotto si è tolto diversi sassolini dalle scarpe dopo due anni infernali, dovuti ad una macchina poco competitiva. Finalmente, quella vettura vincente è arrivata e i due ragazzi con il numero 16 e 55 lo hanno dimostrato. A illuminare il deserto del Bahrain ci hanno pensato i due fulmini rossi che hanno regalato una doppietta a Maranello dopo tre anni di digiuno.
Ai microfoni di Sky Sport, l’ex ingegnere motorista si è lasciato trasportare dalle emozioni in questa giornata storica per il Cavallino.
Nella giornata del grande assolo di Charles Leclerc, Binotto ha iniziato con importanti complimenti all’intero gruppo:
“Sono contento, è un grande risultato collettivo. Non ho mai dubitato delle potenzialità del team: siamo forti e, dopo i problemi del 2020, ci siamo ancora più uniti per preparare questa rivoluzione. Questo è il miglior risultato che potevamo ottenere”.
Fino al momento del ritiro, la Ferrari era braccata da Max Verstappen e l’obiettivo degli strateghi era tentare l’allungo sul campione del mondo 2021:
“L’obiettivo primario era quello di non far vincere Max, a prescindere se Charles o Carlos arrivasse davanti. Siamo stati fortunati sul finale, ma la fortuna bisogna anche sapersela cercare. Nonostante ciò, Carlos dopo il periodo di Safety Car aveva già messo nel mirino Max“.
A sorprendere è stata anche la performance dei meccanici. Su una media di 3 secondi a pit-stop, i ragazzi in Rossa sono stati mediamente mezzo secondo più rapidi:
“I nostri ragazzi si sono allenati tantissimo per i pit stop con queste gomme già da aprile dello scorso anno. Alla fine del 2021 avevano già fatto più di 1300 prove. Volevamo far qualcosa di speciale, e ci siamo riusciti”.
Occhio, però, a cantarla già vinta:
“Ci sono altri 22 appuntamenti e adesso ci aspetta il GP di Jeddah su un tracciato completamente diverso e dobbiamo vedere come si comporterà la nostra SF-75. Poi sto già pensando ad Imola e di rivedere i nostri tifosi”.