Tutti ormai si domandano se inquina realmente meno il motore elettrico rispetto a quello endotermico, l’ingegnere ci dice alcune info.
La domanda che ormai tutti si fanno è se inquina realmente meno il motore elettrico rispetto a quello endotermico. Risposte che l’ingegnere Enrico De Vita, con una sua intervista a Automoto.it, cerca di dare. Il futuro spinge verso i motori elettrici ed anche il mercato, sembra volere quello. Un futuro però senza motori a combustione interna, sembra impensabile sia per le case che per i clienti. Vediamo da vicino cosa dice l’ingegnere sui dati dell’inquinamento.
Cosa ci dice l’ingegnere
L’ingegnere ci fa capire che i nuovi carburanti inquinano molto meno. Riprendendo una tabella fa capire che le auto inquinano 25 milligrammi al Km, una notizia molto buona per i motori endotermici. La quota fissata per salvaguardare l’ambiente è di 90 milligrammi al Km. Questa tabella però viene anche criticata da De Vita, dato che i risultati raccolti, sembrano molto vachi ed a favore dei motori elettrici.
Altro punto che non va giù all’intervistato è sulle morti in Italia, per colpa dell’ossido di Azoto. I fautori dei motori elettrici dicono che il nostro Paese è primo per morti di Nox. Il professore non è d’accordo e inoltre dice che la colpa del disperdersi degli ossidi di Azoto, non dipende solo dalle auto. La caduta di fulmini durante una temporale, produce Nox, ed uno solo caduto inquina come un’auto che percorre 40.000 Km.
L’ingegnere ci spiega che i motori E-fuel sono più costosi, di quelli a benzina tradizionale. La procedura per arrivarci è ancora agli inizi ed ha un procedimento più lavorato, rispetto al tradizionale. Ovviamente con il tempo questi carburanti sintetici saranno meno costosi e più performanti. Sono anche l’unica salvezza per i motori endotermici, ed è l’unico modo che hanno per contrastare un futuro della mobilità, solo elettrico.
Come si prospetta il futuro?
Il futuro è sempre imprevedibile e quindi pensare a come sarà, è sempre difficile. Il quadro che vediamo però, ci mostra che le case non vogliono staccarsi dal tradizionale. Le aziende automobilistiche stanno puntando molto sui motori Plug-in. Ovvero una tipologia che utilizza il motore endotermico e si fa aiutare da un motore elettrico, soprattutto nei tratti urbani. Va ricordato che ad oggi, per recuperare materiali per la creazione di batterie, porta ad uno sforzo non da poco sull’ambiente.
