Il caro benzina ha messo diverse famiglie e tutti contribuenti con le spalle al muro, perché purtroppo il costo del carburante è arrivato alle stelle.
Non tutti riescono a sostenere la spesa legata al carburante per cui si ritrovano a dover scegliere. A seguito degli aumenti, diversi utenti hanno scelto di non utilizzare l’auto o i veicoli a motore di proprietà per spostarsi per lavoro o per studio.
Molti scelgono di usufruire dei mezzi pubblici nonostante siano poco affidabili per risolvere la problematica in fretta e risparmiare il più possibile. Poi c’è anche chi pur di non rinunciare alla comodità e all’indipendenza preferisce mettere in atto degli escamotage illegali rischiando conseguenze amare.
Benzina, chi si arricchisce a seguito dell’aumento dei prezzi
In genere si pensa che in questo periodo a guadagnare di più siano i rifornimenti e le stazioni di servizio. In realtà a far cassa è lo Stato grazie alle tasse e all’Iva, alle stelle. Lo Stato da quando i costi della benzina e del carburante sono aumentati, ha delle entrate molto importanti.
Il governo Meloni in queste settimane ha scelto di non prorogare il taglio delle accise che era stato deciso dal governo Draghi mesi fa, perché la spesa in questo modo sarebbe diventata economicamente insostenibile.
Ad oggi lo Stato italiano ha incassato 24 miliardi di euro mediante le accise sui carburanti, prendendo in considerazione soltanto il 2021. Una seconda proroga dello sconto di 30,5 centesimi di euro sarebbe costata 10 miliardi di euro per tutto il 2023. Praticamente tanto quanto il reddito di cittadinanza.
Le scelte del Governo Meloni, ecco dove saranno spesi questi 10 milioni di euro
Giorgia Meloni ha dichiarato di aver scelto di utilizzare questi soldi per delle misure più importanti come per esempio il taglio del cuneo fiscale, l’aumento delle pensioni minime e la rivalutazione delle pensioni. Argomenti parecchio scottanti.
Nonostante tutto, l’Italia ad oggi è il primo paese per la tassazione del gasolio, poi è dietro ai Paesi bassi per quanto riguarda la tassazione della benzina. Per quanto riguarda il gasolio nel nostro Paese si pagano 0,617€ di tasse, mentre per la benzina 0,728 al litro.
Il tutto non tiene conto dell’IVA. All’inizio di gennaio la benzina era in vendita a 1,81 euro, mentre il gasolio a 1,86 euro. Per quanto riguarda la benzina, ci sono 0,72 centesimi di accise e 0,32 di IVA. Mentre per il gasolio le accise sono di 0,61 centesimi e l’IVA di 0,31 centesimi.
Considerando il costo della materia prima, è di €0,50 al litro per quanto riguarda la benzina, e di 0,77 per il gasolio.