La batteria al litio di un’auto elettrica può incendiarsi. Se dovesse accadere, un estintore è in grado di spegnere le fiamme? Un test ci dà la risposta.
Le batterie al litio sono diventate onnipresenti, alimentando qualsiasi cosa, dai gadget portatili alle auto elettriche e ai veicoli industriali.
Nello sfortunato caso in cui una batteria al litio di grande capacità prenda fuoco, contenere ed estinguere le fiamme è una sfida scoraggiante.
La sicurezza delle batterie al litio è al centro delle discussioni e una recente conferenza nazionale sull’argomento ha rivelato vari esperimenti e soluzioni per affrontare il rischio intrinseco associato a queste batterie.
Sono in corso ricerche approfondite sugli estinguenti adatti alle batterie al litio, non limitate agli incendi delle auto elettriche.
Grandi quantità di acqua non sempre possono essere praticamente utilizzate nei capannoni industriali, negli edifici o nelle stazioni di ricarica con rischio elettrico.
La necessità di efficaci soluzioni antincendio per batterie ad alta capacità è imperativa, soprattutto in prossimità delle stazioni di ricarica pubbliche.
Tuttavia, la circolare dei vigili del fuoco del 2018 manca della specificità necessaria per il loro utilizzo su incendi con batterie al litio.
Per far fronte a questo problema, Emme Ant fuoco srl ha sviluppato il prototipo di estintore a schiuma “Lith-M 2“, progettato per spegnere gli incendi delle batterie al litio.
Il prototipo è stato sottoposto a test rigorosi ed è risultato efficace su una batteria al litio X-LiMo da 24 V con capacità di 200 Ah e peso di 70 kg quando caricata al 98%.
Marco Milli ha precisato che verranno condotti ulteriori test sulle batterie al litio per autoveicoli.
Attualmente le batterie fino a 750 Wh di capacità (progettate per usi domestici) sono state sottoposte a test con estintori da 6 litri.
Per la batteria da 5.076 kWh sono state divulgate le specifiche dell’estintore impiegato nel processo di collaudo.
Come è avvenuto il test? Alla batteria al litio non è stata rimossa la scocca di protezione esterna, in modo da avere una prova di spegnimento più realistica possibile.
Ovviamente, prima del test, la batteria è stata ricaricata completamente. La stessa è stata innescata tramite fiamma generata con del GPL alla distanza di 25 cm sotto la batteria, fino a farla fuoriuscire.
In questo modo la batteria è stata portata al suo punto di infiammabilità, il quale è legato allo stress causato dal surriscaldamento.
Per l’innesco sono occorsi circa 18 minuti per via della presenza dell’involucro esterno. Alla fine, le fiamme sono state domate.