Ti sarà capitato di fare caso a delle misteriose punte presenti sulle gomme delle auto? Ti spieghiamo a cosa servono davvero.
Di misteri più o meno velati le nostre auto ne nascondono parecchi. Ci ritroviamo, magari dopo anni, a scoprire improvvisamente a cosa servisse quella determinata funzione, rimanendo stupiti dal perché non ci avessimo pensato prima.
Misteri che possono nascondersi in ogni parte della nostra autovettura: tra i pulsanti a disposizione del guidatore, sotto il cofano del motore, sotto il volante e quant’altro ancora. E sì, anche sulle stesse gomme, perché oggi parliamo di un dettaglio che in molti hanno notato, ma che in pochi sanno a cosa serva davvero.
Ci riferiamo nello specifico a delle punte presenti sulle ruote: ovviamente “punte” è un termine piuttosto basilare per definire qualcosa di più complesso. Sono delle setole in gomma che, magari non lo sapevi, nascondono una funzione molto importante. Scopriamola insieme.
Il mistero delle punte sulle gomme delle auto: a cosa servono le setole in gomma
Se ti è capitato di cambiare una gomma o di ricevere informazioni da del personale specializzato, saprai che i pneumatici sono dotati di marcatori speciali che servono a fornirci dettagli molto importanti.
Grazie a questi marcatori, possiamo scoprire la profondità del battistrada, la data di fabbricazione e tutta una serie di elementi che ci danno un’indicazione sullo stato di salute della gomma.
Le punte, o “peli”, che ricoprono le ruote non sono ovviamente dei difetti di fabbricazione o un segnale che la gomma stia per giungere alla loro fine. Anzi, al contrario: sono più evidenti sui pneumatici nuovi e confermano che le tue gomme sono ancora in ottime condizioni, anche se la loro funzione specifica è diversa.
Gli specialisti del settore chiamano queste setole in gomma “spiedi di ventilazione” e con il tempo e i chilometri percorsi iniziano a ridursi fino a scomparire del tutto. Una gomma che ha percorso molta strada probabilmente non ne avrà più, ma puoi farci caso in ogni tipo di pneumatico, compresi quelli di moto e biciclette.
Comunque, come abbiamo detto, la loro funzione principale è direttamente legata alla ventilazione. Devi sapere che i pneumatici sono costruiti tramite stampi che danno loro la forma che si sta cercando.
Il processo di costruzione avviene iniettando gomma liquida con la pressione dell’aria che la trattiene in ogni angolo di questi stampi. Semplicemente, dunque, la gomma si espande fino al punto in cui riesce a riempire lo stampo.
Per evitare guai è stato necessario creare dei fori di evacuazione o ventilazione in modo da far fuoriuscire le sacche d’aria. Il rischio, quando si applicano calore e pressione, è infatti quello che si formino bolle d’aria tra lo stampo e la gomma.
Avere dei fori di evacuazione è dunque necessario affinché le bolle d’aria fuoriescano naturalmente senza creare pneumatici difettosi. In questo processo di espulsione viene fuori così anche la gomma in eccesso, che va a formare quei “peletti” che vediamo su tutte le ruote nuove di zecca. Svelato il mistero.