Sin dall’alba dei tempi, l’automobilista medio è sempre stato intimorito da due ancestrali nemici: gli autovelox e le multe. Che sia l’ora di aggiungere una terza spunta a questa lista?
L’autovelox, fisso o mobile, è da sempre una presenza quasi costante, da un po’ di anni a questa parte, sulle nostre strade e autostrade.
Muto e solingo dall’alto della sua postazione o pilone, è sempre vigile nello scovare il furbetto di turno intento a superare i limiti di velocità. Con l’avvento delle nuove tecnologie e, con l’aggiunta di nuove sanzioni al codice della strada, probabilmente gli diremo addio per un sistema più moderno e innovativo. Sto parlando di: TruCam.
TruCam… Cosa sarebbe?
Prima di bombardarvi (delicatamente) con un trilione di informazioni e nozioni tecniche a riguardo, contestualizziamo il tutto.
Ve lo ricordate Taxi 2? Bene, in una scena la Gendarmerie usa un rudimentale teleobiettivo, puntato sulla Peugeot 406 del protagonista, per misurare la velocità di percorrenza di uno dei tassisti più sciroccati del mondo. Il funzionamento è il medesimo…solo con qualche novità in più.
Tanto per cominciare, TruCam è dotato all’anteriore di due obbiettivi in hd e un puntatore laser. Sul posteriore troviamo uno schermo lcd touch che trasmette in tempo reale velocità, distanza e conducente del veicolo puntato. Capiamo fin da subito che non parliamo più di teleobiettivo ma di telelaser.
Il suo software facile da usare e molto intuitivo, la memoria espandibile (si parla di oltre 38 gb) la capacità di misurazione fino a 1200 m e le sue 66 misurazioni in 3/10 di secondo fanno tremare anche chi della “macchina” ne ha soltanto sentito parlare.
Inoltre il sistema TruCam è in grado di riconoscere i vari veicoli, così da applicare le specifiche limitazioni per auto, moto e mezzi pesanti. E, viste le due telecamera in HD poc’anzi citate, offre un’ottima qualità d’immagine in ogni condizione metereologica o di scarsa visibilità.
La sostanziale novità risiede nel fatto che, sarà finalmente possibile beccare chi non indossa la cintura o chi è abitualmente attaccato al telefono mentre guida.
Insomma, sembrerebbe proprio che le scuse stiano a zero. E se prima, il massimo della pena era una multa salata e la decurtazione di qualche punto, ora invece dovremmo fare i conti con quanto il sacrosanto codice della strada cita.
Privacy&ricorsi
Per concludere, parliamo dell’argomento più succoso dell’articolo. Il sistema TruCam, visto che è utilizzato dagli organi di polizia, non è soggetto a normative sulla privacy. Il motivo è abbastanza semplice, in quanto, il suo utilizzo è regolamentato dal Ministero dei trasporti secondo un decreto risalente al 2011. Per quanto riguarda i ricorsi, quest’ultimi sono praticamente impossibili, salvo ambiguità. Questo perché, il sistema TruCam, fornisce una ripresa dell’intera operazione di monitoraggio ed uso.