Gli autovelox sono l’incubo peggiore di tutti gli automobilisti italiani e del mondo. Quando sembrano non esserci posti di blocco, ci sono loro, pronti a segnalare infrazioni e a inviare multe spesso onerose, per eccesso di velocità.
In particolare a danneggiare gli automobilisti nell’ultimo periodo è stato l’autovelox posto nella tangenziale di Treviso.
Molte multe sono state messe in discussione da ricorsi e interventi di avvocati e tribunali che però hanno stabilito che l’attività dell’autovelox in questione è legale perché lo strumento che rileva la velocità è correttamente omologato.
La questione in merito agli autovelox non regolari, che comportano l’annullamento delle multe, fa riferimento ad un caso che risale al 2019.
Un automobilista era stato beccato dall’autovelox mentre viaggiava a 100 km orari, sfrecciando senza preoccupazione davanti l’autovelox Red & Speed Evo in direzione Paese, dopo lo svincolo della Ghirada.
Qualche giorno dopo, gli era stata notificata una sanzione da €312 da lui contestata perché secondo i controlli gli apparecchi non risultavano essere omologati, per cui la multa poteva non essere valida.
La decisione del giudice di pace ha aperto la strada a tanti ricorsi per sanzioni elevate sia nella tangenziale di Treviso che da tutti gli autovelox fissi situati in giro per il territorio italiano. Il giudice in questo caso ha dato ragione all’automobilista, la prova dell’infrazione mancava perché lo strumento non era correttamente omologato.
L’apparecchiatura validata dal decreto del Ministero dei Trasporti del 2022 non aveva i requisiti tecnici, si tratta di mancata calibratura e di manutenzioni mai state effettuate.
Il comune di Treviso a questo proposito ha dichiarato che gli autovelox fissi posizionati in giro per le strade e le autostrade non sono stati pensati come molti automobilisti hanno accusato, per far cassa ma semplicemente per rendere la circolazione sicura.
Oggi in pochi rispettano i limiti di velocità e questo purtroppo è un problema di cui tutti noi siamo consapevoli. La prova sono gli incidenti mortali causati proprio dagli eccessi.
Ad ogni modo per mettere un punto alla questione, è giusto che gli automobilisti sappiano che gli autovelox della regione messi più volte in discussione, sono stati controllati. A seguito delle verifiche sono risultati tutti idonei e correttamente omologati.
Questo significa chi ha ricevuto multe dovrà pagarle per non pagare aspre e pesanti conseguenze. Treviso entro il prossimo anno avrà modo di incassare 5,2 milioni di euro grazie alle multe derivanti dagli eccessi di velocità degli automobilisti disattenti e irreponsabili.