Autovelox: in diversi Comuni della Penisola sono dei veri e propri Bancomat che consentono di introiare milioni di euro. Se ci si passa la multa è assicurata.
Gli autovelox come Bancomat: in diversi Comuni l’ente incassa la tassa di passaggio. Sul sito web del Ministero dell’Interno sono comparsi i report delle entrate delle sanzioni. Sono pochi i Comuni che non hanno inoltrato i dati, tra cui due località meridionali, Pulsano e Leporano, in provincia di Taranto. I dati pubblicati rappresentano uno strumento di comunicazione trasparente nei confronti dei cittadini.
Il Presidente della Commissione di inchiesta sui consumatori in Parlamento, Simone Baldelli, ribadisce che i rendiconti pubblicati sul sito ministeriale consentono ai cittadini italiani di monitorare con i propri occhi quanto incassano i Comuni e come vengono destinati i proventi incassati.
Autovelox: incassi milionari in questi Comuni
Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno il Comune pugliese di Melpignano ha incassato ben 4,98 milioni e il Comune abruzzese di Roseto ha introitato ben 728.000 euro di incassi. In questi Comuni i Vigili non hanno visto alcun automobilista che parcheggiava in modo vietato, che guidava con la cintura slacciata e che commetteva un’infrazione stradale.
Milano detiene il primato: è il primo Comune italiano ad incassare i maggiori introiti, raccogliendo ben 102,6 milioni di euro per multe da violazioni del Codice della Strada. Di questi quasi 103 milioni, oltre 10 milioni provengono dagli Autovelox.
Seguono alla città meneghina, la Capitale d’Italia Roma con 94,1 milioni di introiti e Torino con 41,5 milioni di incassi per sanzioni da violazioni del Codice della Strada.
Lo scorso anno sono stati ventuno i Comuni che hanno incassato quasi 400 milioni di euro dalle sanzioni stradali, di cui quasi 50 milioni tramite autovelox ed altri strumenti automatici di controllo della velocità.
Italia: il Paese degli autovelox
Per numero di autovelox l’Italia mantiene il primato assoluto. Secondo i dati più recenti (aggiornati al mese di gennaio 2022) in Italia sono stati registrati 8.073 apparecchi, contro i 2406 in Francia e i 3813 in Germania. A Lussemburgo si registrano solo 23 autovelox.
Come riporta il sito della Polizia di Stato ogni giorno sono rese pubbliche le tratte stradali dove sono operativi gli strumenti di controllo della velocità. La finalità è quella di invitare gli automobilisti italiani a moderare la velocità ed a rispettare i limiti in modo tale da prevenire gli incidenti.
