Da alcuni giorni è attivo il primo autovelox del suono, il quale rivelerà il livello di inquinamento acustico.
L’idea ovviamente è tutt’altro che malvagia anzi, ma siamo altresì convinti che rivoluzionerà la vita nei centri urbani. Come detto, quindi, questo autovelox del suono, denominato autorumox, non si occuperà di rilevare la velocità ma bensì il suono.
Gli autovelox del suono, a che servono
Con la diffusione di quest’ultimi, quindi, non è difficile immaginare un comportamento più consono per le strade. Con una macchina in grado di rilevare i suoni, infatti, l’uso smodato del clacson, soprattutto nei centri abitati, potrebbe diventare un lontano ricordo.
La Francia è già avanti in tal senso grazie alle attrezzature messe a disposizione dall’azienda Hidre. Quest’ultime sono in grado di intercettare le frequenze ritenute sgradite e riprodotte ad un volume decisamente troppo elevato.
Stando alle parole del vice sindaco di Parigi, ad esempio, David Belliard, degli studi avrebbero dimostrato come questi suoni molesti ridurrebbero l’aspettativa di vita dei cittadini della capitale di circa nove mesi.
Anche per questo allarme lanciato dall’agenzia regionale della Salute, la capitale francese è divenuta la prima città al mondo ad erogare multe per inquinamento acustico. Fra l’altro le sanzioni non saranno nemmeno così basse dato che una multa può arrivare fino ai 135 euro.
Ovviamente però non solo la Francia, sono diverse le metropoli che avrebbero bisogno degli stessi provvedimenti come ad esempio la nostra Roma o Tokyo, città dove alcune notti sembra impossibile chiudere gli occhi.
Il sistema verrà ampliato anche a cantieri e luoghi di movida
Un problema amplificato anche dall’arrivo di moltissime isole pedonali le quali hanno portato il traffico direttamente nelle strade principali delle varie città, costringendo i cittadini a sorbirsi tutti i suoni che ne conseguono fin dalle prime luci dell’alba.
Con queste nuove disposizioni dovremo dire addio ad un’altra categoria di guidatori tanto fastidiosa, ossia gli “alfisti“. Per quest’ultimi intendiamo tutti gli automobilisti che amano far rombare il loro motore nelle strade cittadine senza alcun valido motivo.
Difficilmente, quindi, con il rischio di incappare in una multa essi continueranno questa loro peculiare abitudine. La sperimentazione però, in quel di Parigi, non si fermerà alle zone di traffico ma sarà ampliata anche a cantieri, zone di movida e aeroporti.
Lo scopo come detto, infatti, è quello di scovare tutti quegli ambienti che con i loro suoni possono disturbare il vicinato. Al momento però il tutto è ancora in fase di sperimentazione ed il programma dovrebbe iniziare a pieno regime entro la fine di quest’anno.
Infine, se gli autovelox del suono si riveleranno davvero così utili, è facile immaginare una loro esportazione nel resto del mondo.