Le colonnine di autovelox blu sono sempre più diffuse sulle nostre strade: sono reali o dei semplici dissuasori? Scopriamo a cosa servono
L’autovelox è l’incubo vero di ogni automobilista. Basta una distrazione, un errore, una velocità leggermente sopra al limite, non accorgersi della presenza dell’occhio elettronico ed ecco che, dopo qualche settimana, ci arriverà a casa una bella multa nella sua busta verde.
Sulle nostre strade possiamo individuare differenti tipologie di autovelox: ci sono quelli mobili, che vengono gestiti direttamente da una pattuglia della polizia, e poi i fissi, che si identificano come dei “totem” di diverso colore a seconda della loro funzione.
In questo caso ci concentriamo sui cosiddetti autovelox blu: quelle colonnine di questo colore, che a volte hanno in realtà la forma di una vera e propria scatola, che fanno chiedere a molti di noi se dentro c’è davvero qualcosa. Sono solo dei dissuasori o rilevano davvero la velocità? Vediamo insieme.
Autovelox blu: a cosa serve e come rileva la velocità
L’autovelox a forma di colonna o di scatola più squadrata di colore blu si trova generalmente a bordo strada sia nei percorsi urbani che in quelli extraurbani. Il suo colore ci conferma che ci troviamo di fronte ad un autovelox fisso: al suo interno è dunque presente un sistema attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 che rileva la velocità delle auto di passaggio.
Questo significa che se ne vedi uno devi immediatamente rallentare entro il limite segnalato o al massimo non andare oltre la soglia di tolleranza di 5 chilometri orari. In caso contrario, sarai passabile di multa che ti arriverà direttamente a casa tramite raccomandata.
L’ammenda in genere non supera le decine di euro, ma se sei molto al di sopra della soglia stabilita rischi una “stangata” capace di superare i 3000 euro e che soprattutto potrebbe costarti la sospensione della patente fino ai 12 mesi.
Non è necessario quindi che sia presente la polizia stradale al suo fianco, anche se di tanto in tanto qualche “scatola” può effettivamente essere vuota e richiedere la presenza di una pattuglia con tanto di apparecchiatura sistemata all’interno.
In genere però è sempre meglio rallentare per evitare rischi e pericoli, anche perché parliamo di autovelox che vengono posizionati in zone critiche, specie sulle strade urbane soggette al passaggio frequente di pedoni o in prossimità di zone abitate.
Fai attenzione infine a un’altra cosa: questi autovelox blu possono essere accompagnati da un sistema che permetta agli agenti di verificare che la vettura sia in regola per quanto riguarda assicurazione e revisione. In più, possono capire se il veicolo è stato sottoposto o meno a sequestro o, peggio, se è stato rubato.
In prossimità di un autovelox, a prescindere dal colore, è dunque sempre meglio rallentare. Non si sa mai che poi un po’ di fretta non si trasformi poi in una brutta sorpresa nella buchetta delle lettere.