L’arrivo dell’anno nuovo è stato portatore di notizie non proprio piacevoli per milioni di italiani. Fra le varie cose spiacevoli, c’è sicuramente il rincaro dei prezzi dei vari pedaggi autostradali. Ma per quale motivo sta avvenendo ciò? Andiamo a scoprire tutti i dettagli su questa situazione, analizzando quanto ti potrà costare da oggi un viaggio in autostrada. Ecco cosa devi sapere.
Viaggiare in autostrada è, come ovvio che sia, il modo più veloce per spostarsi da una parte all’altra del nostro Paese con la macchina. Nonostante, spesse volte, gli automobilisti, si lamentano della presenza di troppi cantieri stradali, percorrere l’autostrada resta la soluzione più pratica per viaggiare.
Purtroppo il 2023 è stato, però, portatore di una notizia che non sta facendo per nulla piacere a milioni di automobilisti italiani. Infatti, è scaduto il provvedimento legislativo che aveva bloccato il rincaro sul prezzo dei pedaggi in autostrada. Gli italiani pagheranno, quindi, di più al casello a partire da queste ore.
Questa notizia fa seguito all’altra mazzata che tutti quanti abbiamo subito dal primo gennaio, vale a dire l’aumento del prezzo al litro del carburante. Infatti, con l’arrivo del 2023 non è stato prorogato il taglio delle accise sul costo di benzina e diesel. Da un giorno all’altro, il prezzo è salito di circa 18 centesimi al litro.
Ma per quale motivo è avvenuto il rincaro dei pedaggi in autostrada? Quanto pagheranno in più gli automobilisti sulle strade del nostro Paese? Ecco tutto quello che devi sapere su questa situazione.
Il rincaro dei pedaggi autostradali: ecco tutto quello che devi sapere su questo argomento
Fino alla data del 31 dicembre 2022 l’aumento dei pedaggi autostradali era stato bloccato dal Governo italiano. Infatti, sono state garantite le tariffe del 2017. Ma da qualche giorno la situazione è cambiata. Una vera e propria batosta per milioni di automobilisti italiani, impegnati quotidianamente sulle autostrade del nostro Paese.
Il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha provato a spegnere le critiche su questa mossa, con queste parole: “Abbiamo scongiurato un aumento che sfiorava il 5%. Nel nostro Paese gli incrementi sulle tratte interessate sono inferiori all’inflazione”.
I vari pedaggi sui tratti di strada in gestione alla società Autostrade per l’Italia sono aumentati del 2% a partire dal primo gennaio. Ma non è finita qui. Infatti, una nota del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sottolinea come dal primo luglio ci sarà un ulteriore aumento. Esso si attesterà sull’1,34%. Gli italiani, quindi, sono già avvisati.
Autostrade per L’Italia possiede circa il 50% della rete a pedaggio italiana. Questa cosa è sempre opportuno ricordarla. Quindi, solo metà dei vari tratti autostradali saranno interessati da questi pesanti aumenti sui pedaggi. Il restante 50%, quindi, non sarà interessato da questi pesanti aumenti al casello.
Inoltre, è stato confermato dal Ministero il blocco sugli aumenti per quanto concerne alcuni specifici tratti autostradali. Facciamo riferimento alle due autostrade A24 e A25. Anzi, sono in corso anche riunioni per provare a ridurre il costo dei pedaggi per queste autostrade.
Nonostante i rincari, c’è una notizia che, però, potrebbe attenuare il risentimento di milioni di italiani. Infatti, gli aumenti dei pedaggi autostradali sono nettamente inferiori rispetto a quanto sta avvenendo in altri Paesi europei. In Francia i rincari, infatti, si attestano sul 4,7%. In Spagna, invece, essi sono del 4%. Il problema sui rincari, invece, non è presente in Germania, in Belgio, in Olanda e in alcuni Paesi scandinavi. Qui, infatti, le autostrade sono sempre gratis.