Non tutti sanno che montando un componente sulle auto vecchie si ha un incentivo state che equivale a 3.500 euro. Ecco come fare.
Molto spesso ci ritroviamo davanti a problemi legati alla circolazione delle auto e dei danni che provocano sull’ambiente e questo porta, a volte, il governo a fare scelte molto particolari.
Ecco perché, spesso, sentiamo parlare della circolazione a targhe alterne che prevede la limitazione dei mezzi di trasporto privati seguendo il numero di targa per ridurre l’emissione di gas specialmente nei weekend e o nei periodi più trafficati.
Auto vecchie: ecco come ottenere un incentivo da 3500 euro
Questo però, porta alcuni disagi, dato che per molti automobilisti l’auto è fondamentale per raggiungere determinati posti e molte volte questi luoghi non sono coperti da mezzi pubblici e per questo l’auto diventa d’obbligo.
Ma c’è da dire che i vecchi modelli d’auto e specie quelli alimentati a gas diesel provocano non pochi problemi ed è uno dei temi ambientali più discussi per cui si sta sempre agendo a livello mondiale per cercare di limitare questo problema.
Non a caso, si prevede che entro una decina di anni, tutte le auto alimentate a diesel si ritroveranno a non poter utilizzare più questo carburante che nonostante aiuti nelle lunghe percorrenze emette più CO2 rispetto una normale auto a benzina.
Addirittura, esiste un collettivo che si sta muovendo a livello mondiale per sensibilizzare la gente a questo problema e per farlo prende di mira i Suv sgonfiando le ruote del veicolo tramite la valvola senza provocare altri danni gravi.
Una volta effettuato il gesto, questo collettivo lascia un bigliettino sul tergicristallo e spiega il motivo per cui è arrivato a fare quel gesto chiedendo all’automobilista di non arrabbiarsi perché è stato fatto per una giusta causa.
Il discorso dell’inquinamento dovuto dall’emissione di CO2 da parte dei veicoli è un problema che non coinvolge solo l’Italia ma gran parte del mondo e per questo tutti i governi stanno sempre cercando un modo di limitare la circolazione delle vecchie auto inquinanti.
Il bonus statale
Oltre la limitazione di determinate aree cittadine sono state installate in molte città colonnine elettriche che permettono di ricaricare la propria auto a transazione elettrica che però è stata molto discussa.
Le critiche su questo tipo di vettura sono principalmente dovute in primis ai costi elevati sia della vettura che della sua manutenzione e oltre anche alla non presenza di abbastanza colonnine in vari punti delle città.
Queste sono quasi sempre disposte o in luoghi centrali o in luoghi vicini a ipermercati e questo comporterebbe uno sconforto nella mente dell’automobilista che invece per praticità sceglie un auto a benzina o a diesel.
Dal governo però arrivano delle notizie molto positive per coloro che hanno intenzione di cambiare la proprio auto da benzina ad elettrica grazie a degli incentivi messi in moto dallo stato.
Grazie all’ammodernamento elettrico che prevede di trasformare il proprio mezzo da alimentarsi a benzina a diventare a propulsione elettrica per questo passaggio lo stato ha previsto un “rimborso” di circa 3.500 euro.
Questo è possibile ottenerlo montando un motore ad alimentazione elettrico invece che uno a benzina o a diesel per far circolare la propria auto, ma è anche vero che questa operazione costa un bel po’ di soldi.
Per questo motivo, lo stato offre una copertura parziale del 60% del costo dell’operazione che arriva fino a 3.500 euro ed è proprio questo che viene descritto sul decreto del Ministero delle Infrastrutture.
Secondo questo decreto interministeriale che vede anche l’intromissione del Ministero dello Sviluppo Economico l’agevolazione coinvolgerà non solo i veicoli classici ma anche i minivan e i furgoni.
Bisogna stare attenti però alla data di scadenza. Questo bonus può essere chiesto da chi effettua una trasformazione da chi l’ha già effettuata a partire dal 10 novembre 2021 e da chi ha intenzione di farlo entro il 31 dicembre 2022.