Auto sempre connesse sono poco sicure: si hackerano più facilmente di uno smartphone

Le auto che si collegano sono ad alto rischio, una ricerca ha mostrato come sia facile hackerare la nostra vettura, bisogna fare attenzione.

Auto connesse hackerate
Auto connesse hackerate – motori.News

La tecnologia è molto importante ed ha portato a tanti nuovi sviluppi in molti campi, anche nel mondo delle auto è così. Il punto è che ogni cosa positiva, molto spesso ne nasconde una negativa, come in questo caso. L’auto collegata per dare informazioni ed aiutarci è utilissima, peccato che sia anche facile hackerare. Una ricerca fatta ha mostrato come sia ad alto rischio un mezzo che si collega, visto che un bravo hacker potrebbe mandarci in tilt la vettura.

Cosa sta succedendo nello specifico?

Le auto ormai sono collegate con dispostivi tech, e non se ne può più fare a meno. Questo ormai bisogno del guidatore ha portato ad un rallentamento della produzione, visto che non si trovano i chip per realizzare questa funzione sull’auto. Ora però il problema più grande lo lanciano i cybersecurity, che dicono che per gli hacker è molto facile hackerare la nostra auto. Attenzione, non parliamo di furti ovvero che ci rubano l’auto, come accade con i ladri di strada, gli effetti sono diversi.

Auto lo schermo
Tutte le vetture ora hanno uno schermo che si collega al telefono – motori.news

 

Se non parliamo di auto rubate o di semplici dispositivi radio che vengono presi, di cosa parliamo? Ebbene parliamo di rischi molto più grandi, ovvero un hacker che hackera la nostra auto, ne prende il controllo. Ovvero controlla i sistemi operativi della vettura, ovunque lui si trova. La parte elettronica non risponde più a noi, portando quindi l’auto ad essere inutilizzabile. La cosa potrebbe anche andare peggio, magari se ci chiederanno un riscatto, per far tornare l’auto come era in precedenza.

Come ci si è accorti di questa cosa?

David Colombo è un giovanissimo ricercatore, non che un cybersecurity tedesco, di soli 19 anni. Egli ha scoperto da casa sua che è molto facile hackerare le Tesla, arrivando addirittura a violare 25 auto, in Stati del mondo diversi. David riusciva dalla sua stanza ad aprire e chiudere le portiere delle auto, ad accendere i fari, a far suonare i clacson, ed accendeva anche le radio. Insomma, mandava in tilt le vetture malcapitate, la fortuna è che lui, non è un hacker.

Una Tesla foto
Le Tesla sembrano le più colpite da questo attacco hacker – motori.news

Questo test ha aperto ad un vero guaio, anche perché se Colombo non è un hacker, alcuni lo sono e già hanno iniziato con questa pratica. Una soluzione al momento non c’è, se non quella di fare molta attenzione. Ovviamente è difficile fare attenzione, ormai tutte le auto sono collegate, e quindi sono facili da catturare per questi signori. Chissà dove si arriverà, magari inizieranno a vendere pure l’antivirus per le macchine.

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