Non solo le auto di ultima generazione, ma anche le classiche auto con le chiavi meccaniche, sono ritenute poco sicure, a causa di una falla negli immobilizzatori di alcuni produttori in particolare.
A causa di questo piccolo problemino, molte auto sono a rischio furto. Gli ultimi modelli di auto immessi nel mercato, godono del sistema di apertura, chiusura e accensione, senza chiavi. Si chiama sistema keyless.
È una comodità in molte situazioni, per esempio quando si hanno le mani piene e ci si trova in difficoltà. In questo caso, non bisogna cercare le chiavi per aprire. Basta avere la chiave in tasca o in borsa, il sistema la riconosce a distanza e apre l’auto. Tutto avviene mediante un ricevitore e un trasmettitore.
Auto esposte al pericolo furto a causa di una falla del sistema di chiusura, apertura e accensione
Fino ad oggi, si è pensato che le classiche auto, ovvero quelle con le chiavi fisiche, fossero sicuramente più problematiche perché nulla avviene in automatico, ma molto più sicure. In realtà, arriva conferma che queste sono tanto vulnerabili quanto le nuove. La conferma, arriva dal Belgio, dal Regno Unito, ed è causato da delle falle nel sistema.
In particolare, sono esposte al pericolo le Hyundai, le Toyota e le Kia. Le tre compagnie hanno implementato il sistema della crittografia DST 80. Questo consente agli hacker, tramite un dispositivo di lettura che funge anche da trasmettitore, di aprire le auto semplicemente essendo piazzato vicino al portachiavi con dst80. Tutto ciò basta per crittografare il codice e rubare l’auto in pochi minuti.
Quali sono le auto a rischio furto
I modelli maggiormente interessati e a rischio furto sono la Corolla RAV4m la Camry, la Kia Optim, Rio, Soul, Hyundai i20, i 10, i 40. A proposito di ciò, la Toyota conferma la vulnerabilità del sistema di apertura e accensione dell’auto e dichiara che essendo che la scansione del telecomando, deve essere effettuata a distanza molto ravvicinata, l’operazione di furto diventa complessa. Il malintenzionato, deve avvinarsi molto all’auto e perdere qualche minuto di fianco ad essa, dando irrimediabilmente nell’occhio.
Anche Tesla ha dovuto fronteggiare il problema, ma lo ha risolto con un aggiornamento via Ota. Qualora si dovessero verificare problemi di questo genere, bisognerà richiamare le vetture in officina per la riprogrammazione degli immobilizzatori e garantire agli automobilisti la giusta assistenza.