L’acquisto di un’auto di grossa cilindrata, di una supercar o di un bolide fa scattare subito il controllo del Fisco.
Anche le auto storiche e quelle d’epoca possono far scattare i controlli dell’Amministrazione fiscale soprattutto se la proprietà non è in linea con quanto dichiarato.
Ad essere oggetto di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate non ci sono solo le auto di lusso, ma anche altre vetture apparentemente insospettabili.
Controllo fiscale sulle auto: quando scatta?
L’Agenzia delle Entrate controlla non solo il valore dell’auto, ma anche altri parametri, tra cui le spese di manutenzione, il bollo auto, l’assicurazione ed i consumi della vettura.
I controlli del Fisco scattano quando si verifica una discrepanza tra quanto dichiarato ed il modello ed il brand di vettura in possesso.
L’Autorità fiscale avvia i controlli e gli accertamenti fiscali quando il divario tra i redditi dichiarati ed il tenore di vita effettivo è maggiore di venti punti percentuali.
Il contribuente, nonché possessore del bolide e dell’auto storica, deve dimostrare di essere in grado di mantenere economicamente le spese relative al veicolo.
Controlli fiscali sulle auto: quali sono le vetture oggetto di accertamento?
I controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate scattano con le seguenti vetture:
- bolidi e auto di elevata cilindrata per le quali si è tenuti a pagare il Superbollo,
- auto storiche che sono soggette al pagamento di un mini-bollo,
- vetture d’epoca ed auto da collezione, che non sono soggette al pagamento del bollo.
Controlli fiscali e auto di lusso: quando si paga il Superbollo?
Introdotto nel sistema fiscale italiano nel 2011, il superbollo auto è un’imposta aggiuntiva al bollo auto che scatta automaticamente quando la vettura supera i 185 kW di potenza.
Per ogni kilowatt eccedente si deve versare 20 euro in più oltre alla quota del bollo auto.
Per procedere con il computo del superbollo auto si deve prendere in considerazione la classe ambientale della vettura e la potenza del veicolo.
Nel caso in cui non si sia in grado di risalire ai kilowatt dell’autovettura è possibile procedere con il calcolo del superbollo anche tramite i cavalli del propulsore.
Controlli fiscali sulle auto: cosa succede se non si giustifica la discrepanza?
I controlli fiscali scattano quando si verifica una discrepanza di oltre il 20% tra i redditi dichiarati e il tenore di vita effettivo.
Nel caso in cui la discrepanza non venga giustificata adeguatamente dal contribuente/possessore della vettura di lusso, l’Agenzia delle Entrate invierà ulteriori richieste e spiegazioni.
Nel caso in cui le spiegazioni del contribuente siano insufficienti, il Fisco avvierà l’accertamento vero e proprio, che potrà cagionare anche problemi di natura penale.