Il piano stabilito da tutti gli Stati membri UE prevede lo stop definitivo delle vetture a benzina e diesel entro il 2035. Per arrivare alla svolta green e tagliare il traguardo della mobilità ecosostenibile, bisogna dire addio alle auto dotate di motori endotermici tradizionali e sostituirle con modelli elettrici al 100%.
Ormai, non si parla d’altro che di auto elettriche ma a che punto siamo nel percorso verso la svolta green?
Alcuni dati diffusi di recente da Federauto preoccupano e fanno seriamente temere che l’addio ai motori endotermici non sia così fattibile, che rischi di allontanarsi. Scatta l’allarme, ecco perché.
Auto elettriche: i dati Federauto che preoccupano
A distanza di 13 anni dalla data fissata per l’addio definitivo ai motori endotermici, la situazione non è delle più rosee. I cittadini italiani devono ancora comprendere l’importanza delle auto elettriche per la svolta green.
Lo dimostrano i dati di vendita delle auto elettriche che, in Italia, sono disastrosi.
Questi dati sono emersi da una ricerca recente commissionata da Federauto e condotta da Format Research: il quadro è critico, gli italiani non hanno recepito affatto l’importanza del futuro elettrico della mobilità.
Scopriamo i dati.
Le vendite di auto elettriche in Italia procedono a rilento
Dai dati allarmanti della ricerca Federauto emerge che, in 5 anni (dal 2017 ad oggi), soltanto l’1,9% delle auto vendute è di tipo elettrico. E’ un dato scoraggiante: spinge gli addetti ai lavori a temere che non ce la faremo a realizzare totalmente la svolta green delle auto elettriche entro il 2035. In sostanza, 13 anni non basteranno a realizzare la conversione completa del mercato automobilistico.
Dalla ricerca Federauto risulta che, per ora, gli automobilisti maggiormente attratti verso le vetture elettriche siano soprattutto i giovani ed i cittadini che risiedono nelle grandi aree metropolitane. Un dato che non sorride affatto alla tecnologia, considerando che i numeri, come abbiamo visto prima, sono troppo bassi per sperare in una svolta ecosostenibile entro il 2035.
Il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, lo conferma: ad oggi, il mercato delle auto elettriche è di nicchia. Conclude ipotizzando una prospettiva ottimistica:
“Man mano che diverranno più accessibili e che l’Italia disporrà delle necessarie infrastrutture, in futuro le auto elettriche potranno acquisire nuovi spazi di mercato”.
Di fatto, nel mercato dell’automobile non prevale l’ottimismo. Tanto che il limite fissato al 2035 potrebbe essere prorogato.