Auto con più di 7 anni di vita, ecco la novità

Photo credit |Johannes Krasser/Pixabay
Importante fondamento da parte della la Commissione Tributaria Regionale di Milano relativa alla questione denominata “redditometro”. Infatti, stando a quanto riporta il sito laleggepertutti.it, se un cittadino residente nel nostro Paese possiede un’auto con più di 7 anni di vita, quest’ultima non sarà presa in considerazione per quanto concerne i controlli del fisco riguardanti il tenore di vita dell’automobilista in questione.

Dunque, buone notizie per i cittadini che guidano le autovetture, anche perchè la legge italiana è chiara: esiste una riduzione percentuale (che può arrivare al 40%) a partire dal terzo anno che segue la prima immatricolazione del mezzo. In poche parole, questi beni con più di 7 anni di età, non possono essere oggetto di accertamenti fiscali per capire il tenore di vita del cittadino.

Insomma, la Commissione Tributaria Regionale di Milano è stata chiara, come si legge sulla sentenza, tratta dal sito citato in precedenza: “La disponibilità di un’automobile con più di sette anni di vita, non è elemento sufficiente a sorreggere un accertamento sintetico e la conseguente pretesa fiscale. Anche se l’auto è di valore, non si può associare un reddito presunto elevato al possesso di un’autovettura, per esempio, del 1995. La previsione del superamento del limite massimo sta a significare che, successivamente, tali beni non sono più significativi per evidenziare il tenore di vita e la capacità di spesa nella misura prevista dai coefficienti redditometrici”.

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