Scoperto un caso di auto clonate a Genova: occhio perché questa pratica si sta diffondendo in tutta Italia. Ecco in cosa consiste.
Il terrore di tutti gli automobilisti è quello di vedere rubata la propria auto. Dopo averla acquistata con tanti sacrifici il solo pensiero che qualcuno possa portarcela via, magari in zone che proprio non ci aspetteremmo, ci tormenta, trasformandoci nelle persone più prudenti del mondo.
Ognuno ha i suoi modi per salvaguardare la propria vettura dai malintenzionati: chi non ha la fortuna di possedere un garage, di proprietà o in affitto, deve accettare di lasciarla parcheggiata all’aperto anche la notte, con tutti i rischi del caso. Ecco allora che si provano tanti sistemi: da sofisticati antifurto a semplici blocchi dello sterzo. Qualsiasi cosa che funzioni da deterrente contro chi vorrebbe rubarci la macchina.
C’è però un’altra situazione che dovrebbe farci temere, una pratica che si sta diffondendo sempre di più nel nostro paese e che è stata scoperta di recente dall’Ufficio delle Dogane e dai militari della Guardia di Finanza di Genova: le auto clonate. In cosa consiste? Vediamolo subito insieme.
Auto clonate: cosa significa e cosa rischi con la tua macchina
La novità è venuta fuori durante un recente controllo dei passeggeri in entrata nel nostro paese effettuata, come di consueto, dall’Ufficio delle Dogane di Genova 1. In cooperazione con il secondo gruppo di Genova dei militari della Guardia di Finanza, gli operatori dell’ufficio hanno proceduto al sequestro di una Toyota Rav 4, perché risultava un “clone” di un auto di proprietà di un ignaro cittadino italiano.
Il certificato di immatricolazione olandese conservato all’interno dell’automobile finita sotto sequestro è risultato infatti falso, come hanno confermato poi successivi accertamenti sul numero di telaio e sul motore. La cosa sorprendente è che la vettura è risultata essere a tutti gli effetti un clone di una macchina effettivamente esistente.
Per fortuna per il malcapitato cittadino italiano, le cui generalità non sono state diffuse, è arrivato il lieto fine: dopo una complessa attività d’indagine, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire al vero proprietario e chiudere nel migliore dei modi la questione.
Difficile dire come difendersi perché per l’uomo è stato un caso davvero sfortunato: la prudenza non è mai troppa, quindi è bene non diffondere mai le proprie informazioni personali con identità o società sconosciute, specialmente quelle che offrono servizi a prezzo stracciato.
Il rischio di vedersi clonate le proprie generalità è sempre alto, perché i malintenzionati sono pronti dietro l’angolo a sfruttare tutte le nostre debolezze. Quindi, occhio a prendere tutte le precauzioni del caso per non farsi rubare l’auto, tra sistemi di blocco, garage e quant’altro ancora, ma attenzione anche al fenomeno delle auto clonate, sempre più in aumento.