Se non si trova un compromesso per le assicurazioni no Card, si rischia un rincaro che va oltre il 50%.
Stiamo vivendo un momento dove ogni cosa sta aumentando di prezzo, e le assicurazioni ovviamente non potevano rimanere escluse. Ma cosa sta succedendo di cosi grave da fare preoccupare anche Confindustria Ancma, ovvero l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori? Ebbene il nuovo articolo 27 del ddl Concorrenza è la causa di tutta questa agitazione. Il ddl avrebbe esteso, anche alle aziende che hanno la sede legale negli altri paesi europei ma operano in italia, l’accesso alla “Card” ovvero la Convenzione tra assicuratori per il risarcimento diretto. Che era di appartenenza esclusiva delle compagnie italiane.
Card, di che si tratta?
Anni fa, quando si subiva un incidente, si mandava il CID direttamente alla assicurazione della controparte per il richiedere il risarcimento del sinistro ed ovviamente questo richiedeva molto tempo. Dal 1 febbraio 2007 ,con la Legge Bersani, è stata introdotto il risarcimento diretto (Card), che accorcia di gran lunga i tempi per la procedura di rimborso.
Ora, si può richiedere il rimborso dei danni, direttamente alla compagnia della propria assicurazione senza dover passare per la compagnia di chi ha causato l’incidente. Per ottenerlo bisogna rispettare determinate condizioni:
- Chi richiede il rimborso ed ha subito un danneggiamento non deve essere responsabile del sinistro;
- Entrambe le compagnie dei veicoli legati all’incidente devono far parte del Card;
- Il sinistro deve essersi verificato in Italia, Repubblica di San Marino o Città del Vaticano;
- I veicoli coinvolti devono possedere targa italiana
Sarà poi l’assicurazione del danneggiato a rimborsare successivamente la compagnia della controparte.
Tutte le assicurazioni subiranno un rincaro ?
La “Card” quindi, non sembrerebbe poi cosi male. Anzi grazie a questo provvedimento il settore dell’Rc Auto ha subito un forte abbassamento dei prezzi grazie alla velocità dei tempi di risarcimento.
Ma non è tutto oro quello che luccica, secondo uno studio eseguito dall’Università Luiss da parte dell’Acma, il settore delle due ruote ne può risultare penalizzato.
Il problema è che generalmente le assicurazioni non gradiscono assicurare veicoli a due ruote, per colpa del fatto che statisticamente sono soggetti a piu incidenti. E si sa, sulle due ruote se si è coinvolti in un incidente, è molto probabile uscirne con qualche danno fisico.
Questi danni ovviamente verranno pagati dalle assicurazioni che, di loro volta aumenteranno i prezzi delle polizze per le due ruote.
E questo provvedimento, potrebbe portare a restringere la concorrenza delle assicurazioni No Card estere, che hanno prezzi molto piu convenienti per i motociclisti. Perdendo lo status di no Card si ridurrebbe la concorrenza facendo schizzare i prezzi fino al 50%.
Una speranza giunge proprio dall’Ancma, che vuole portare di fronte al Governo la proposta di poter continuare a vendere assicurazioni no Card per il settore motociclistico, da parte delle assicurazioni estere. Lo scopo è anche quello di evitare una crisi dell’intera filiera produttiva, dovuta ad una diminuzione delle vendite delle due ruote.