L’ANCMA, cioè l’associazione nazionale dell’industria delle due ruote, ha informato sui rischi che tutti gli utenti potranno correre in futuro in riferimento a un corposo rincaro riguardante le assicurazioni. Vediamo tutto nel dettaglio.
Tempi duri per chi è possessore di moto e scooter. Infatti, per i prossimi mesi sono previsti rincari esorbitanti per quanto concerne le assicurazioni dei mezzi motorizzati a due ruote. Una notizia che scuote l’opinione pubblica, già pesantemente provata dai rincari in ogni settore, compreso anche quello riguardante il carburante.
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha generato pesanti ripercussioni in ogni ambito. Abbiamo visto quanto sia salito il prezzo di benzina e diesel, aspetto che sta mettendo a dura prova le tasche e i nervi di milioni di persone. Ma le notizie spiacevoli potrebbero non finire qui. Infatti, L’ANCMA, vale a dire l’Associazione Nazionale Ciclo e Motociclo Accessori, ha reso noto i rischi che ci potranno essere nei prossimi mesi in riferimento al rincaro delle assicurazioni di moto e scooter.
Tale associazione sindacale ha parlato di incrementi pari addirittura all’80% nei casi peggiori. Questo notevole aumento riguarderebbe tutte le assicurazioni garantite a chiunque abbia stipulato polizze al di fuori della CARD, cioè la Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto.
L’ANCMA teme un rincaro massimo dell’80% su alcune polizze assicurative di moto e scooter
Questo rischio diventerà reale se non dovesse mutare il DDL Concorrenza in discussione alla Camera. Tale DDL Concorrenza, infatti, è stato modificato ma le operazioni non sarebbero state attuate in modo del tutto corretto. Ci sarebbero delle profonde anomalie sulle assicurazione delle moto e degli scooter, che creerebbero scompensi immotivati. Infatti, l’aumento delle tariffe con risarcimento diretto arriverebbe a picchi elevatissimi.
In parole povere i risarcimenti risulterebbero sproporzionati in base a chi dovesse avere colpe nell’incidente. Se il motociclista non ha nessuna colpa, il risarcimento risulterebbe inferiore a quanto dovuto. Al contrario, se dovesse essere l’utente a bordo delle due ruote a generare l’incidente, allora il risarcimento sarebbe addirittura superiore al danno realmente fatto.
L’ANCMA ha informato il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin su quanto potrebbe succedere. Infatti, il motociclista che ha stipulato la polizza CARD pagherebbe in base al danno che subisce e non a quello che eventualmente procurerebbe a un altro mezzo. Una stortura da limare alla Camera.
Questi alcuni estratti dal comunicato ufficiale dell’ANCMA: “I rimborsi previsti dalla Convenzione per il risarcimento diretto (CARD) sono in generale inferiori al costo effettivo dei danni subiti dal veicolo non responsabile. Dalla statistica annuale RCAuto 2020 pubblicata dall’ANIA, basata su un campione che rappresenta l’88,7% dei premi relativi alle polizze, il costo medio dei sinistri a risarcimento diretto risulta di 2.369 euro, mentre quello dei forfait è di 1.933 euro, con una differenza di più del 20%”.
E ancora: “L’obiettivo è introdurre le stesse regole per tutti gli operatori nel rispetto del criterio di concorrenza soprattutto nell’ottica di garantire la medesima tutela degli interessi degli assicurati, a prescindere dallo Stato dell’Unione Europea in cui operi la compagnia”.