L’ennesima brutta notizia per i cittadini italiani, molti dei quali sono automobilisti o motociclisti. L’Unione Europea ci ha “imposto” di adeguarci a tutti i paese europei
Brutte notizie per tutti i possessori di un’assicurazione auto. La Corte di Cassazione non lascia dubbi
La sentenza della Corte di Cassazione non lascia dubbi e sicuramente arreca un danno a tutti gli automobilisti, ai quali non basta di essere vessati continuamente da tasse e gabelle varie.
Ormai dalla crisi del 2008 l’Italia è in continua e costante decrescita economica, peggiorata in maniera sensibile in questi ultimi mesi. Sono ormai milioni gli italiani che stentano ad arrivare alla fine del mese. E circa 5miloni sono sotto la soglia di povertà.
La causa è stata per prima l’aumento indiscriminato dei prezzi del carburante, dettato da speculazioni economiche, poi è arrivata la guerra fatta dalla Russia in Ucraina che ha fatto saltare il banco causando l’aumento di tutte le materie prime.
E, come se non bastasse, tutti i cittadini che usano la macchina o la motocicletta per andare a lavorare devono pagare assicurazioni sempre più costose, bollo auto e revisioni varie. Una continua e costante fuoriuscita di liquidi.
La sentenza della Cassazione e la Direttiva dell’Unione Europea
A peggiorare la condizioni degli italiani questa volta è intervenuta l’Unione Europea, che con la direttiva 2009/103/CE, ai sensi dell’articolo 3, primo comma, ha sancito che l’autovettura deve essere assicurata per tutto il periodo dell’immatricolazione.
In poche parole l’assicurazione deve essere pagata sempre, anche se l’auto rimane ferma per mesi. Fino a poco tempo fa infatti si poteva sospendere l’assicurazione se la macchina rimaneva ferma per un periodo, perché chi non aveva esigenza di usarla (per esempio nel periodo invernale per quanto riguarda le motociclette), poteva bloccarla.
In Italia la Cassazione ha recepito questa istanza sancendo che l’assicurazione deve essere pagata anche se la vettura rimane in giacenza nel posto auto all’aperto o nel cortile condominiale. La direttiva in questione è la numero 21983 depositata il 30 luglio scorso.
La responsabiltà non è però da attribuire alla Cassazione. Il motivo sta nel fatto che la stessa Corte non ha agito in proprio ma ha semplicemente recepito i dettami dell’Unione Europea.
Quindi a breve dovremmo aspettarci che la sentenza diventa legge. Legge che si potrà aggirare solo in due casi. Il primo riguarda tutto il parco macchine e motociclette, che per la legge costituisce un relitto, cioè i mezzi che sono senza ruote o motore, e quindi senza la possibilità di circolare. Il secondo caso è che quando un polizza scade non si rinnova e, come sopra, si toglie dall’auto o dalla moto, per tutto il periodo dell’inattività, le ruote o il motore.
Quindi a breve l’assicurazione dell’auto diventerà come il canone della Rai, che va pagato a prescindere se si possiede un televisore o meno in casa. Automobilisti e Motociclisti siete avvisati.