Sono anni che gli automobilisti italiani sono in attesa di notizie confortanti in merito al rimborso delle assicurazioni RC auto in riferimento al primo periodo di pandemia da Covid nel 2020. In quel periodo, infatti, l’isolamento non ha permesso l’utilizzo delle auto a milioni di persone e si sono registrati, di conseguenza, un numero infinitamente minore di sinistri stradali. Ma che cosa potrà accadere in futuro? Ecco la notizia che potrebbe far felici tante persone.
Era il marzo del 2020 e tutto il mondo stava facendo, purtroppo, la conoscenza del Covid. In Italia, da marzo a maggio di quell’anno, il Governo aveva preso la decisione di attuare un lockdown forzato generale. Milioni di persone, quindi, sono state per circa due mesi chiuse in casa. Erano consentiti, infatti, solo gli spostamenti strettamente necessari.
In quel periodo, dunque, le automobili sono state usate davvero pochissimo dalle persone. Le città – a causa della pandemia – erano deserte e gli unici spostamenti consentiti erano quelli in riferimento all’andare a fare la spesa o alle visite mediche. Inoltre, solo poche persone hanno continuato a lavorare in quei mesi al di fuori della propria abitazione.
Una minore concentrazione di vetture ha fatto in modo che – in quel periodo di circa due mesi – si riducessero enormemente gli incidenti stradali. Si stima che in quell’anno le compagnie assicurative abbiano risparmiato oltre 3 miliardi di euro. Per questo motivo, l’ipotesi di ottenere un rimborso sulla assicurazione auto di quel periodo è un qualcosa di agognato da tante persone. E ciò, soprattutto in un periodo di rincari come questo.
Il Governo sta studiando il modo per provare a risarcire almeno in parte gli italiani sui vari costi delle RC auto non sfruttate in quel periodo, per cause di forza maggiore. Ma che cosa potrebbe accadere in un futuro prossimo? Ecco i dettagli.
Ecco la notizia che potrebbe cambiare le cose in riferimento all’assicurazione auto in periodo di pandemia
Alcune compagnie assicurative all’epoca avevano permesso di sospendere le polizze. Altre, invece, avevano provveduto a calmare le acque, attraverso benefit e sconti per i propri clienti. Ma in tanti altri casi, milioni di persone non hanno ancora ricevuto alcun rimborso o bonus da parte della propria compagnia. Sono molti, quindi, a chiedere che qualcosa venga fatto in tal senso.
L’Istituto sulla vigilanza delle assicurazione è denominata IVASS. Tale istituto si è fatto portavoce della situazione e del risparmio generale di tutte le compagnie assicurative in quel periodo. Mediamente, per ogni garanzia RC auto si è avuto un risparmio di circa 70 euro.
C’è, dunque, ampio margine affinché milioni di automobilisti vengano rimborsati del tutto o almeno in parte. Non stiamo, però, parlando di un effettivo e concreto rimborso con soldi veri. Con molta probabilità, infatti, verrà attuato un rimborso come prolungamento delle polizze RC auto per quella stessa compagnia. Un’altra soluzione potrebbe essere quella in riferimento alla rinuncia a quella franchigia.
Si conta che circa un miliardo di quei tre risparmiati dalle varie compagnie siano già stati utilizzati per dare bonus ai clienti durante i mesi di emergenza. Restano, quindi, circa 2 miliardi di euro da poter essere usati per agevolare gli altri clienti.
Il sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze, Federico Freni, qualche tempo fa aveva parlato della possibilità di aprire un dibattito su questo tema. I numeri indicati, però, sono stati un po’ diversi.
Queste erano state le sue parole in merito: “L’IVASS ha riferito che le compagnie di assicurazione hanno programmato per gli assicurati benefici valutabili in 811 milioni, di cui già erogati 348 milioni al momento dell’indagine, sotto forma di sconti al rinnovo, estensioni di copertura e altro. E nell’ambito di ulteriori provvedimenti, analizzeremo con molta attenzione le varie proposte in un apposito tavolo tecnico”.