Con la legge di bilancio 2023 arriva la rottamazione di vecchie cartelle esattoriali: incluse le multe. Arriva una sanatoria per moltissimi
La legge di bilancio entrata in vigore quest’anno punta a dare una vera e propria stretta alle cartelle esattoriali: nello specifico tutti i debiti iscritti di ruolo dal 2000 al 2015 che non superano i 1000 euro.
Tra questi rientrano numerosi versamenti di bollo auto non effettuati, accertamenti IRPEF, tassa della spazzatura e soprattutto tantissime multe non pagate. Arriva dunque davvero una sanatoria? Più o meno e adesso andremo a spiegare perché.
Legge di bilancio 2023: c’è davvero la sanatoria sulle multe?
Precisiamo prima di tutto che la sanatoria riguarda sempre le cartelle esattoriali: è vero, le multe non pagate prima o poi si trasformano come tali, ma occorre qualche anno prima che accada. Questo significa che l’abbuono sulle multe si riferisce a sanzioni molto vecchie, tutte quelle per cui i comuni hanno avviato un procedimento di riscossione dal 2000 al 2015.
Quindi, se hai ricevuto anche tu una cartella esattoriale che riguarda una multa non pagata la prima cosa che devi fare è verificare la data di iscrizione a ruolo che trovi in una delle pagine della stessa. Se questa data è compresa tra il 2000 e il 2015 hai già ottime probabilità di non dover pagare la sanzione.
Attenzione però al secondo dettaglio: sono i comuni a dover decidere se aderire o meno alla sanatoria. La scelta di affidare ai sindaci la decisione di procedere o meno con gli abbuoni previsti dalla nuova legge di bilancio punta a minimizzare l’impatto sui conti dei comuni, che nell’ipotesi in cui il governo decidesse di stralciare tutte le multe sotto i mille euro si ritroverebbero con un ammanco di circa 300 milioni di euro.
Cosa devi fare, quindi? Devi verificare che il tuo comune aderisca o meno alla rottamazione. Se così dovesse essere, se il debito è compreso dal 2000 al 2015, non dovrai pagare nulla e l’importo da pagare sarà cancellato automaticamente senza che tu debba fare nulla. Lo stesso discorso vale nel caso tu abbia subito un pignoramento auto o sanzioni simili: se rientra nei parametri discussi sarà tutto automaticamente annullato.
Nel caso il comune non aderisca invece sarai costretto a pagare e lì non ci sono scappatoie: per essere sicuro ti consigliamo di rivolgerti presso il municipio del tuo comune o sul sito web dello stesso in cui dovrebbero essere pubblicate tutte le informazioni in merito, sia nel caso aderisca sia nell’eventualità, ti auguriamo di no, abbia deciso di non farlo.