Il pilota spagnolo Moto2 Aron Canet suscita scalpore nel paddock del Motomondiale dopo aver confessato una triste verità.
Non è un felice compleanno per Aron Canet, pilota spagnolo attualmente terzo nel Mondiale Moto2. Il pilota del team Flexbox HP40 spegne 23 candeline nel paddock del Buriram, ma non è uno dei suoi migliori momenti professionali dall’esordio nel Motomondiale nel 2016. A Motegi ha concluso anzitempo la gara e ha poi svelato il motivo delle sue frequenti uscite nel parco chiuso con un papillon di legno.
La sua intenzione era di rivelarne il significato dopo la prima vittoria nella middle classe, ma dopo la caduta mentre era al comando in Giappone ha deciso di rompere il silenzio sollevando un polverone tra amici e colleghi delle tre classi. In un’intervista al portale sportivo spagnolo as.com, Aron Canet ha rivelato: “E’ un messaggio ad alcune persone dentro e fuori il paddock che mi hanno marchiato in modo discriminatorio senza conoscermi, solo perché ho molti tatuaggi. Non sei una persona migliore o peggiore perché hai dei tatuaggi. Qualcuno mi vede come un delinquente o un assassino perché ho dei tatuaggi, quando in realtà sono lo stesso ragazzo di quando avevo 16 anni“.
Piloti della MotoGP a difesa di Canet
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Un duro e amaro sfogo quello del giovane pilota classe 1999, che tre anni fa ha quasi sfiorato il titolo Moto3 finendo alle spalle del nostro Lorenzo Dalla Porta. “Penso di aver dimostrato di poter salire sul podio sia con che senza papillon. Con o senza tatuaggi, sappiamo dare il gas e io sono la stessa persona e lo stesso atleta che si alza la mattina per allenarsi a casa ad Andorra. Avere i tatuaggi non deve renderti una persona migliore o peggiore, lo stesso vale per indossare un papillon“.
Dietro il papillon ci sarebbero alcuni mancati contratti per colpa dei suoi disegni su tutto il corpo. Una assurda vicenda che risale all’estate del 2021: “Abbiamo negoziato con diversi team di diverse categorie, ma alcuni mi hanno rifiutato perché avevo dei tatuaggi. E fuori dal paddock sono stato anche marchiato per la mia immagine senza che la gente mi conoscesse…“.
La questione ha spinto alcuni colleghi della MotoGP a dire la loro nel corso della conferenza stampa del giovedì in Thailandia. Anche il campione del mondo Fabio Quartararo ha diversi tatuaggi sul braccio destro: “So che per alcuni marchi è importante non avere nessun un tatuaggio. Però dispiace perché è un pilota davvero forte“. Pecco Bagnaia ha tatuato il tracciato di Assen sul braccio… “È abbastanza strano che abbiamo ancora problemi del genere. E’ abbastanza strano quando le squadre ti rifiutano per questo. Non capisco“.