Ad Austin Andrea Dovizioso cerca il riscatto dopo due gare con zero punti. Problemi tecnici ed errori condizionano l’inizio della sua stagione MotoGP.
Andrea Dovizioso sbarca ad Austin per provare a incassare il primo buon risultato in questa stagione MotoGP con il team Yamaha RNF. Dopo i due punti iridati raccolti in Qatar il forlivese ha dovuto fare i conti con un doppio problema tecnico: in Indonesia ha dovuto fermare la moto per un guasto elettronico, in Argentina ha commesso un errore di disattivazione dell’abbassatore anteriore: “Una volta rientrato ai box ho capito che era colpa mia“.
Da un lato ci sono i ritardi di apprendimento su una moto radicalmente diversa dalla sua ex Ducati Desmosedici GP, che deve sfruttare altri punti di forza differenti. Dall’altro gli inconvenienti di gara che si stanno rivelando pesanti per la classifica. Come avvenuto a Termas de Rio Hondo che lo ha portato a rientrare ai box dopo un giro per sbloccare l’abbassatore e proseguire una gara in solitaria dopo aver perso tanti secondi. Una domenica che si è trasformata in raccolta dati, nella speranza possa rivelarsi utile per il prossimo round di Austin.
Dovizioso e la corsa contro il tempo
Il nuovo asfalto della pista texana potrebbe giocare a favore di Andrea Dovizioso e della sua Yamaha M1 che lamenta mancanza di aderenza al posteriore. “Spero di fare un risultato decente. Abbiamo delle idee dopo ciò che ho passato nella gara di Termas. Ho guidato da solo e ho potuto giocare un po’ con la moto“, ha detto il 36enne forlivese. “Proveremo qualcosa ad Austin e vediamo se mi aiuterà a migliorare il feeling”.
Di certo serve una svolta al ‘Dovi’, la squadra si attende risultati migliori e il team manager Wilco Zeelenberg lo ammette senza mezzi termini: “In Argentina ci aspettavamo qualcosa in più, soprattutto da Andrea in termini di risultati. Ha compiuto un chiaro errore con il dispositivo holeshot, questo può capitare a chiunque. Ma dobbiamo assicurarci che non accada di nuovo“.
Per ironia della sorte nel GP di Argentina ha trionfato l’Aprilia RS-GP, prototipo con cui ha svolto nove giorni di test privati nel 2021. Prima di preferire questa Yamaha M1, che non aveva mai testato, e di approdare in una squadra satellite piuttosto che in un team factory. Ma in quel momento del campionato MotoGP il prototipo di Iwata sembrava la scelta migliore… Il suo futuro si deciderà da qui alla fine della primavera. Di questo passo sarà difficile anche portare a termine quest’ultima stagione.