Andrea Dovizioso arriva al Mugello, potrebbe essere l’ultima gara in MotoGP sulla pista toscana. Il feeling con la Yamaha sembra impossibile.
Per Andrea Dovizioso non è il miglior momento della sua carriera in MotoGP. Il pilota della Yamaha RNF ha raccolto appena 8 punti nelle prime sette gare, non riuscendo mai a centrare una top-10 in sella alla YZR-M1 sin dall’esordio avvenuto lo scorso anno a Misano. Il veterano della classe regina non è riuscito ad instaurare un buon feeling con il prototipo di Iwata, senza radicali modifiche sarà difficile dare una svolta al suo campionato.
E potrebbe essere l’ultimo, dal momento che l’età e le vicende di mercato, con l’uscita di Suzuki dal Mondiale a fine anno, giocano a suo sfavore. Difficile anche godersi questo momento, dopo che per tre stagioni si è confermato vice campione del mondo e ha vinto ben 15 GP. “Sono molto felice della mia vita“, ha ammesso il 36enne forlivese come riporta Speedweek.com. “Ma è difficile nei week-end di gara… Mi dispiace anche per tutte le persone che lavorano con me. Quando le cose non vanno bene influisce anche su di loro. Mi dispiace molto per questo“.
Andrea Dovizioso verso il capolinea
C’è una certa rassegnazione nelle parole di Andrea Dovizioso alla vigilia del GP del Mugello, quello che lui stesso considera “l’evento dell’anno”. La sua ultima gara sul circuito toscano risale al 2019, allora dovette arrendersi solo a Danilo Petrucci e Marc Marquez, al termine di una grandiosa sfida a tre fino all’ultima curva. Quest’anno le prospettive sono ben diverse, finire tra i primi dieci sarebbe già una bella impresa per l’ex ducatista. “Non è un momento entusiasmante, il feeling con la moto non è così buono da poter puntare a piazzamenti importanti“.
Mai avrebbe immaginato che la sua carriera potesse finire in questo modo. Aveva scelto di approdare in Yamaha in quanto convinto che fosse una moto agevole per chiunque, invece ha scoperto di aver completamente sbagliato le sue previsioni. Negli ultimi anni la YZR-M1 è divenuto un prototipo che solo Fabio Quartararo riesce a portare al limite, ne sono conferma anche i risultati di Franco Morbidelli, vice campione nel 2020 proprio con il marchio di Iwata.
Andrea Dovizioso non si nasconde dietro mezzi termini: “Sono deluso perché mi aspettavo una moto con caratteristiche leggermente diverse, perché l’ho guidata nel 2012. Ma non è così, faccio fatica e non posso lottare per le posizioni che volevo raggiungere“. Sulla carta il GP del Mugello si prospetta una pista difficile per la M1, a causa del lungo rettilineo di 1141 metri che metterà a dura prova l’handicap in termini di velocità massima. Non sarà certo l’unico problema per il pilota del team RNF: “Se il rettilineo fosse l’unico problema, ne avrei pochi. Ma non è così… Ho bisogno di altre cose per essere veloce“.