La Germania anche è contro l’elettrificazione totale, o almeno una parte del Governo, a Berlino la situazione non è tutta rosa e fiori.
Il Parlamento Europeo ha votato per la messa al bando la vendita di auto con motore endotermico, mandando in tilt le case automobilistiche e gli Stati membri. L’Italia anche non è totalmente d’accordo, con questa decisione. Ora anche la Germania sembra contro l’elettrificazione totale, visto che molti punti non le tornano. Il Governo guidato da Olaf Scholz trova al suo interno alcune spaccature, che sembra difficile riuscire a ricucire.
Le dichiarazioni di incomprensione con il Parlamento Europeo
Le dichiarazioni che hanno fatto capire che il Governo tedesco non è propriamente d’accordo, con un passaggio così massiccio all’elettrico, arrivano da due ministri. Il Ministro delle Finanze, Christian Lindner, durante un convegno, organizzato dalla federazione dell’industria tedesca, ha dichiarato: “Noi non possiamo accettare la nuova direttiva che arriva dall’Europa”. Una posizione che aveva già preso in precedenza, Volker Wissing, Ministro dei Trasporti tedesco. Queste dichiarazioni hanno aperto il dibattito, le parole di ricucitura con l’Unione Europea, però, non sono tardate.
Le parole per cercare di ritendere la mano all’UE arrivano da Steffi Lemke. La responsabile del dicastero dell’Ambiente, tramite agenzia di stampa, ha dichiarato:” Il Governo Federale appoggia pienamente la proposta avanzata dalla Commissione e dal Parlamento europeo, con la quale dal 2035 non si possono vendere auto con motore endotermico, ma solo con motore elettrico a zero emissioni”. Certo, queste dichiarazioni di riconciliazione, arrivano dalla parte più vicina all’ambiente.
Le casa automobilistiche si trovano dentro ad un grande limbo
Questa situazione di spaccatura non si trova solo all’interno del Governo tedesco, ma in tutti i Governi dei 27 Stati membri. La parte del lavoro e quindi dell’industria è molto scettica, se non ci sono vere condizioni per un passaggio così drastico. La parte più ecologica invece, spinge per questo passaggio visto che il suo compito, è di arrivare verso un mondo sempre più “green”. Situazione molto ingarbugliata quindi, dove a farne le spese sono le case automobilistiche.
Le case automobilistiche sono in un limbo, perché se già investono nelle auto totalmente elettrico, dall’altro i costi sono molto alti e le materie prime scarseggiano. I costi alti di queste vetture portano il mercato, a scegliere mezzi anche con emissioni più alte, ma che costano di meno. Il potere di acquisto, di un cittadino europeo medio, non permette l’acquisto di una berlina totalmente elettrica. Vedremo come risolverà questa situazione il Parlamento europeo, perché lasciarlo agli Stati membri, porterebbe solo a problemi tra le Nazione, che prenderanno tutte decisioni diverse.