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Prove su strada

Alfa Romeo Stelvio 2.2 T. diesel 150 CV AT8 RWD Business, la prova su strada

L’Alfa Romeo Stelvio è il primo suv della Casa di Arese. In commercio dal 2016 la vettura sta sollevando le vendite di Alfa Romeo. Ha già, infatti, superato la berlina Giulia nei consensi e rispecchia a pieno quella che è la richiesta del pubblico italiano, europeo ed anche d’oltre oceano. Con una gamma completa, l’Alfa Romeo Stelvio si pone ai vertici del segmento dei suv medio-grandi di fascia alta. Abbiamo provato la versione d’attacco a gasolio Business dotata del motore da 2.2 litri, trazione posteriore, cambio automatico e 150 CV.

Foto | Diego Barone Lumaga

LINEA E DIMENSIONI
L’Alfa Romeo Stelvio è stata progettata sulla piattaforma Giorgio, la stessa della Giulia, appositamente modificata e rialzata di 22 cm per darle l’aspetto e le doti di un suv di medio-grandi dimensioni. Con una lunghezza di 469 cm, una larghezza di 190 cm ed un’altezza di 167 cm, l’Alfa Romeo Stelvio si presenta come una vettura piuttosto imponente. Grazie anche al passo di 282 cm, a bordo lo spazio è in abbondanza per 5 passeggeri. La posizione di guida rialzata offre un’ottima visibilità al guidatore. Nella parte posteriore il lunotto piuttosto inclinato e la carrozzeria alta non rendono le manovre in retromarcia semplicissime. Per fortuna sulla Stelvio anche in allestimento Business i sensori parcheggio sono di serie.

Foto | Diego Barone Lumaga

Il bagagliaio offre uno spazio buono, seppur non ai vertici della categoria. Con 525 litri lo spazio per le valige è abbondante, ma nella stessa categoria di vetture si superano anche i 600 litri. La massa dell’Alfa Romeo Stelvio dotata del motore da 2.2 litri a gasolio sfiora i 1.700 kg, insomma non un peso piuma. La linea è una delle doti migliori di questa Alfa Romeo Stelvio. Senza alcun dubbio questa è una vettura che si può definire bella, tutti la guardano quando passa. Insomma chi l’ha disegnata ha colto pienamente ciò che gli alfisti e gli appassionati di auto volevano. Dinamismo, sportività e linea imponente sono alcuni degli attributi che calzano a pennello alla Stelvio.

Foto | Diego Barone Lumaga

PRESTAZIONI E CONSUMI
Con il motore da 2.2 litri a gasolio da 150 CV l’Alfa Romeo Stelvio ci è parsa un po’ seduta. Vista la massa di quasi 1,7 tonnellate, avremmo preferito una potenza superiore. Consigliamo pienamente infatti di scegliere la versione da 180 Cv e meglio ancora quella da 210 CV, abbinandola alla trazione integrale. La Stelvio dotata di trazione posteriore non si dimostra a pieno l’auto che vorrebbe essere. Anche portandola al limite intervengono i controllo della stabilità ed il sistema anti slittamento per evitare che l’auto sfugga di mano. La tenuta di strada in questa versione non è infatti al top. Ed anche la trazione posteriore, complice la massa elevata, non permette al guidatore di divertirsi, magari in pista, con qualche scodata. Le prestazioni parlano di 198 km/h di velocità massima ed 8,8 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h. Nulla di eccezionale viste le pretese della Stelvio. I consumi sono discreti, in extraurbano si percorrono una quindicina di km/litro, si sta sugli 11-12 in autostrada e città. La frenata anche non ci è parsa eccellente, sempre per colpa dell’abbondante massa della vettura. Lo stesso possiamo dire della ripresa, anche se in questo caso il cambio automatico ad 8 rapporti, dall’ottima risposta, supplisce a questa carenza.

Foto | Diego Barone Lumaga

COMFORT ED OPTIONAL
L’Alfa Romeo Stelvio è stata curata sotto ogni aspetto nella linea esterna, ma anche nell’abitacolo. E’ risultata molto azzeccata la scelta di permettere il comando della radio anche a chi siede nel sedile passeggero. Un particolare che forse non hanno notato in molti, ma che diminuisce le distrazioni per chi guida. Detto ciò, l’Alfa Romeo Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 da 150 Cv ed allestimento Business ha un prezzo base di 46.700 euro. Di serie ci sono il clima bi-zona con bocchette anche per i sedili posteriori, sensori parcheggio anteriori e posteriori e cruise control base.

Foto | Diego Barone Lumaga

I fanali sono a LED, i cerchi di serie sono da 17″, i retrovisori si ripiegano elettricamente e senza sovrapprezzo c’è l’impianto lava fari. Sempre nell’allestimento sono previsti sedili regolabili elettronicamente così come il volante, quadro strumenti con display TFT a colori da 3,5″, Forward Collision Warning, Integrated Brake System (IBS), sistema di allerta cambio corsia, portellone posteriore ad apertura e chiusura elettrica, cambio automatico ad 8 rapporti e sistema infotainment Alfa Connect NAV 6,5″. Lo schermo touch è un po’ piccolo vista la mole della vettura. In ogni caso su questa Stelvio si viaggia comodamente anche in 5. Diciamo che su un’auto da quasi 50 mila euro avremmo preferito la presenza di serie di Active Cruise Control (ACC), dei sedili riscaldabili e della telecamera posteriore. In ogni caso attingendo dalla lista degli optional la Stelvio, anche in versione Business, può diventare un suv extralusso. Come già detto, si tratta di un’auto piuttosto costosa, consigliamo di spendere qualche migliaio di euro in più per acquistare una motorizzazione davvero degna di questa Stelvio con qualche cavallo in più a tutto vantaggio del piacere di guida.

Foto | Diego Barone Lumaga

PREGI
Linea davvero bella e riuscita
La plancia centrale ed i comandi sono stati ben studiati

DIFETTI
Prestazioni non all’altezza di questa versione
Trazione posteriore da rivedere, meglio optare per l’integrale

Redazione Motori.news