Un marchio storico come Alfa Romeo si trova ormai da alcuni anni in affanno. Il 2021 sarà probabilmente il peggiore anno della storia della Casa di Arese con vendite che nel mondo potrebbero non arrivare a quota 55 mila nel mondo. I motivi sono molteplici. Pesano i tanti punti di distanza con i marchi premium tedeschi Audi, BMW e Mercedes, che proprio Alfa Romeo doveva andare ad imitare secondo quanto previsto anni fa da Sergio Marchionne.
Vediamo, dati alla mano, quali sono le motivazioni che stanno relegando Alfa Romeo a Cenerentola del grande gruppo Stellantis. I paragoni saranno fati proprio con i tre brand tedeschi, per capire il lavoro che nei prossimi anni sarà da fare (velocemente) per ridare vita alla Casa di Arese nata nel 1910. Di seguito i dati di vendite italiani del mese di luglio e dei primi 7 mesi dell’anno, i dati di Alfa Romeo si commentano da soli.
POCHI MODELLI A LISTINO
In un panorama che vede i marchi tedeschi con a listino qualcosa come una ventina di modelli ciascuno, Alfa Romeo si trova in netta difficoltà offrendo sole due vetture (Giulia e Stelvio).
Se analizziamo i segmento dei suv e dei crossover, i brand teutonici hanno una decina di proposte ciascuno.
Audi ha a catalogo i seguenti modelli: Q2, Q3, Q3 Sportback, Q4 e-tron, Q4 e-tron Sportback (in arrivo), Q5, Q5 e-tron, Q7, Q8, E-tron ed E-tron Sportback, per un totale di 11 modelli;
BMW prevede: X1, X2, X3, X4, X5, X6, X7 e le elettriche iX3 ed iX (9 modelli);
Mercedes presenta una gamma composta da: GLA, GLB, GLC, GLC Coupè, GLE, GLE Coupè, GLS, Classe G, EQA, EQB ed EQC (11 alternative).
Il confronto è proibitivo.
SEGMENTI CHIAVE SCOPERTI
Se prendiamo i 50 modelli più venduti i Italia nel mese di luglio e dall’inizio dell’anno troviamo le seguenti vetture per i brand premium tedeschi.
Audi ha tra le 50 auto più vendute la A3 e la Q3, BMW la Serie 1 e la X1, Mercedes la Classe A e la GLA. Parliamo quindi di tutti modelli di segmento C, segmento che per Alfa Romeo è scoperto da quando è terminata la produzione della Giulietta. Per ripartire in maniera importante, sarà dunque da attendere giugno 2022 con l’arrivo del suv Tonale.
ELETTRIFICAZIONE ASSENTE
Tutti i marchi premium tedeschi presentano a listino una gamma dotata di modelli dotati di tecnologia micro ibrida, ibrida plug-in e full electric. Alfa Romeo è invece assente in tutte queste categorie. Un grave errore ed un deficit temporale che sta pagando negativamente nelle vendite. I tedeschi propongono ormai da anni vetture elettrificate. Alfa Romeo lo farà dal 2022.
TECNOLOGIA NON ALL’ALTEZZA E MODELLI DATATI
L’età dei due modelli ad oggi a catalogo per Alfa Romeo è elevata rispetto alle concorrenti tedesche. La Giulia risale al 2015, la Stelvio al 2016. Un’età di 5-6 anni avrebbe previsto un vistoso restyling estetico già 1-2 anni fa e già circolerebbero, almeno della Giulia, i muletti della nuova generazione.
Alfa Romeo invece punterà ad un facelift a fine 2022 per poi lasciare a listino Giulia e Stelvio almeno sino al 2024.
Sono assenti inoltre tecnologie fondamentali che nelle premium odierne troviamo già nel segmento C, come i fari Matrix LED che i brand tedeschi prevedono già sui modelli di segmento C.
Insomma di fattori da sistemare ce ne sono davvero parecchi. Vedremo come Stellantis affronterà questa importante sfida nel corso dei prossimi 5-6 anni e se la Casa di Arese recupererà il gap con la concorrenza.
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