Alex Rins accusa il FIM Steward Panel diretto da Freddie Spencer, dopo la mancata sanzione a Taka Nakagami per l’incidente al Montmelò.
Terzo zero consecutivo per Alex Rins, ma nella gara in Catalunya non ha nessuna responsabilità L’incidente provocato alla partenza da Takaaki Nakagami ha visto coinvolto anche lo spagnolo della Suzuki oltre a Pecco Bagnaia. Il suo GP è durato appena 500 metri, la distanza che divide la griglia dalla prima curva del Montmelò. Il giapponese prima colpisce con la testa la Ducati, poi la sua Honda RC213V colpisce in pieno la GSX-RR.
Appena una settimana fa al Mugello Alex Rins era finito nella ghiaia dopo un contatto “equivoco” proprio contro Nakagami. Sette giorni dopo la storia si ripete, ma stavolta l’errore del pilota LCR è più che evidente. Solo la Direzione di Gara ritiene non punibile la manovra di Takaaki, atteggiamento che scatena la rabbia di Rins nel debriefing di domenica pomeriggio. L’obiettivo dei suoi strali è il Pannello dei Commissari FIM diretto da Freddie Spencer.
Non è la prima volta che la Race Direction viene reputata non all’altezza della MotoGP, stavolta il coro diventa unanime. Alex Rins riporta anche una frattura al polso e lancia un invito a cambiare il trio dei Commissari, incluso Freddie Spencer ritenuto “troppo vecchio” per poter emettere verdetti nell’attuale MotoGP. “E’ inaccettabile avere gli ‘steward’ che abbiamo, e forse in Direzione Gara, Mike Webb è lì con gli ‘steward’“.
Non è ammissibile che l’incidente non venga sanzionato, da qui le pressioni sulle Dorna che si stanno intensificando nelle ultime ore: “Non è possibile che facciano quello che fanno, farò pressioni, parlerò con Carmelo (Ezpeleta), ne abbiamo già parlato venerdì in Commissione Sicurezza al Montmeló, abbiamo iniziato a parlare dell’incidente al Mugello, e poi abbiamo parlato delle esperienze che altri piloti hanno avuto con gli steward, piccole cose, è inaccettabile“.
Secondo Alex Rins, ma non solo, i commissari non avrebbero le necessarie competenze per giudicare gli incidenti che avvengono in gara. “Non hanno il livello per essere in MotoGP, perché finché non succede qualcosa di grosso non succederà niente. Oggi mi hanno lasciato quasi senza opzioni per il campionato, e hanno rovinato anche il Mondiale di Pecco. Noi andiamo a 350 km/h, questo non è un gioco. Come ho detto, non sono all’altezza“.