Aleix Espargarò amaro: “Non so cosa sta succedendo”

Aleix Espargarò ha detto addio alle speranze iridate dopo la gara in Malesia, ma c’è un altro obiettivo finale da centrare.

Aleix Espargaro (Ansa)
Aleix Espargaro – Motori.News

Aprilia e Aleix Espargarò hanno vissuto una fase calante quasi inspiegabile dopo l’ultimo podio al MotorLand di Aragon. Giappone, Thailandia, Australia e Malesia hanno dato il colpo di grazia alle speranze iridate della Casa veneta, che è passata da -17 punti post Aragon a -46 punti dalla vetta dopo l’ultimo GP della Malesia.

Aleix Espargarò ha pagato i ritardi tecnici della Aprilia RS-GP22 emersi quasi inaspettatamente durante il tour orientale. A Motegi un errore di un ingegnere ha costretto il pilota catalano a ritornare ai box dopo il giro di ricognizione e a ripartire dalla pit lane. Poi alcuni problemi di elettronica hanno reso difficile la strada che portava verso il titolo iridato, fino a quando la matematica non ha infranto ogni speranza al termine del GP di Sepang.

L’inspiegabile debacle di Aleix Espargarò

Aleix Espargaro (Ansa)
Aleix Espargaro – Motori.News

Difficile trovare una risposta ai molti dubbi legittimi di Aleix Espargarò. “Non so cosa sta succedendo. Eravamo lenti sul rettilineo e in generale, ci mancava trazione. Abbiamo perso senza alcuna spiegazione“, ha affermato prima di lasciare la Malesia e fare ritorno a casa. Nelle ultime quattro gare ha racimolato appena 18 punti, stesso bottino accumulato dal compagno di squadra Maverick Vinales, reduce da due gare al 7° posto e due fuori dalla zona punti.

Finale di Mondiale da incubo per Aprilia e i suoi due alfieri. “Spero che sia una lezione per il futuro perché ho altri due anni di contratto e penso che se manteniamo questo livello possiamo aspirare a lottare per il titolo“, ha aggiunto il maggiore dei fratelli di Granollers. “Sono triste perché volevo tenere aperte le possibilità fino a Valencia, ma orgoglioso per il popolo dell’Aprilia, di Noale. Quello che abbiamo fatto passerà alla storia“.

A lui il merito di aver regalato al costruttore veneto la prima vittoria in MotoGP, dopo il successo di Termas de Rio Hondo. Nessuno meglio di Aleix conosce questo prototipo, nessuno meglio di lui può apportare le necessarie modifiche tecniche in vista del prossimo sviluppo. Aprilia ci crede e inseguirà il Mondiale con più ostinazione. E dal prossimo anno potrà contare per la prima volta su un team satellite che permetterà di accelerare sull’evoluzione. Ma non è ancora finita per il 2022, perché a Valencia c’è da difendere il terzo posto: “Abbiamo fatto un campionato impressionante, ci meritiamo la vetta“.

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