La squadra di Razali fa i conti con l’addio anticipato di Andrea Dovizioso. Cuore e mente sono rivolti ormai alla prossima stagione MotoGP.
Il team satellite di Razlan Razali ha debuttato in MotoGP nel 2019 raccogliendo subito risultati entusiasmanti con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. L’intesa con la Yamaha sembrava destina a protrarsi nel lungo tempo, ma il successivo biennio ha portato un solo podio (nel 2021 con Morbidelli). I veterani Valentino Rossi e Andrea Dovizioso non hanno raccolto i risultati sperati e il rookie Darryn Binder necessita di tempo per adattarsi.
Alla vigilia del week-end al Mugello il manager malese ha annunciato una nuova partnership con Aprilia, respingendo l’offerta della Yamaha che, a suo dire, era di un solo anno. Una fiducia a breve scadenza che Razali non poteva accettare. Gli sponsor richiedono garanzie e risultati e l’offerta della Aprilia è subito parsa più allettante. Già due anni fa Massimo Rivola aveva provato ad avvicinare il team satellite, ma i tempi non erano ancora maturi.
In attesa di tempi migliori WithU RNF deve fare i conti con altre brutte notizie, come l’addio anticipato di Andrea Dovizioso, che chiuderà la sua carriera dopo la gara di Misano del 4 settembre. Al suo poso subentrerà il collaudatore della Yamaha Cal Crutchlow, che sfrutterà le ultime sei gare per testare nuovi aggiornamenti per la casa di Iwata. “Ci sono stati dei momenti in cui siamo rimasti senza parole di incoraggiamento per aiutarlo. Non sappiamo cos’altro [fare] per aiutarlo“, ha raccontato Razali a Crash.net.
Il suo addio era nell’aria da mesi, ma era previsto al termine della stagione MotoGP. Invece ha voluto anticipare i tempi, ormai stanco di non ottenere risultati con questa Yamaha M1. Ci ha provato in ogni modo, ma il suo stile di guida non riesce ad adattarsi alle richieste del prototipo, continua ad accusare scarso grip al posteriore, non riesce a sfruttare l’extra grip delle gomme nuove.
Una sconfitta anche per il team di Razali e l’intera squadra, che adesso focalizza l’attenzione sul prossimo capitolo con la Casa di Noale. “Speravamo che finisse la stagione, ma immagino che fosse troppo per lui e ha deciso di fermarsi. Rispettiamo questa scelta perché non si può assolutamente “forzare” un pilota a correre“, ha concluso il team principal Razlan Razali. “Vedere un pilota in pensione prima della fine della stagione non è bello, perché siamo al primo anno di ricostruzione e rebranding. Stiamo anche cambiando produttore per il prossimo anno. Quindi c’è molto da fare! Troppo!“.