Il tema legato al carburante tiene banco in Italia, a causa dei forti rincari dell’ultimo periodo. Il Governo ha scelto di bloccare lo sconto sulle accise, destinando i soldi ad altri settori in difficoltà. Gli italiani si devono così accontentare di qualche bonus per specifiche categorie e di altri aiuti. Sono in tanti a cercare soluzioni innovative per consumare meno benzina possibile. Ma cosa c’è da sapere sul diesel miscelato all’acqua? È una operazione legale? Andiamo alla scoperta di tutti i dettagli su questo argomento.
Quando si leggono certe notizie, sono in tanti a chiedersi se le soluzioni possono essere realmente performanti per l’auto e per il motore di essa. Sul web, infatti, circolano notizie di ogni genere. Diventa, dunque, difficile capire a cosa fare affidamento e a cosa no. Il nostro consiglio è quello di farti consigliare sempre dagli esperti del settore e di non mettere mai in pratica soluzioni fai da te, di cui potresti pentirti amaramente.
Consumare meno carburante possibile è il sogno di molte persone. I rincari dell’ultimo anno hanno pesato molto sulle tasche di milioni di italiane. Molte persone, infatti, hanno scelto di limitare l’uso della vettura solo agli spostamenti strettamente necessari. Altri, invece, hanno optato per l’utilizzo di mezzi più ecologici e sostenibili, come le bici elettriche in città.
Ma chi non può fare a meno dell’auto – per motivi di lavoro o altro – deve fare i conti con il prezzo al litro del carburante notevolmente più alti rispetto agli anni scorsi. Fare benzina al self service o avere uno stile di guida non brusco sono alcune delle soluzioni tradizionali per risparmiare qualche euro a ogni pieno di benzina.
Esistono, però, alcuni escamotage non proprio usuali per provare a risparmiare qualcosa. Essi non sono sempre legali. Ed è questo il caso che prendiamo in esame oggi, vale a dire quello relativo alla presenza di acqua nel diesel. Che cosa sta avvenendo nel nostro Paese? Ecco tutti i dettagli in merito a questo argomento spinoso.
Contaminazione di acqua nel diesel: ecco a cosa devi prestare massima attenzione
Le contaminazione di quasi tutti i liquidi e i prodotti nel carburante all’interno del serbatoio della nostra auto è sempre molto pericolosa. E ciò vale anche per la presenza di acqua nel diesel. Sono, infatti, molti i distributori di benzina poco onesti ad “allungare” il gasolio con questo elemento. La presenza di acqua nel diesel potrebbe, a lungo andare, compromettere le prestazioni e il funzionamento del motore della tua auto. Che cosa è stato scoperto? Ecco tutti i dettagli.
L’immissione di acqua nel gasolio rischia di abbassare notevolmente la capacità lubrificante per gli iniettori e per la pompa. Come detto, il rischio di compromettere il funzionamento del motore – alla lunga – è molto elevato. Bisogna, quindi, sempre affidarsi a distributori di benzina onesti, con gasolio di alta qualità.
In alcuni casi, però, la presenza di acqua nel serbatoio può avvenire per la condensa oppure per possibili infiltrazioni dovute alla guarnizione in gomma usurata. Devi sempre stare attento, quindi, a controllare che tutto sia in regola nei pressi del serbatoio della tua auto.
Ma quello che menzioniamo oggi non fa riferimento a un possibile danno strutturale dell’auto, bensì alla totale disonestà di alcuni proprietari di pompe di benzina. Nell’ultimo periodo in Italia, infatti, sono stati scoperti alcuni distributori che allungavano il gasolio con l’acqua. L’automobilista, ignaro di ciò, può subire molti problemi per questa mossa illegale.
L’ultimo caso riguardo un distributore di benzina su una strada statale del Salento. I controlli sulla qualità del gasolio hanno confermato la presenza di troppa acqua. Non c’erano, dunque, i requisiti minimi per soddisfare la qualità garantita del diesel. Il proprietario è stato denunciato presso la Procura della Repubblica di Lecce.
I controlli sulle pompe di benzina si stanno moltiplicando nelle ultime settimane. I proprietari, infatti, sono tenuti a rispettare le regole su ogni aspetto, compreso quello di mostrare i prezzi al litro medi nazionali del carburante. Questo è ciò che prevede il “Decreto Trasparenza” promosso dal Governo italiano nelle ultime settimane, in modo tale da arginare il rialzo dei prezzi di alcuni “furbetti”.