Il 2022 è l’anno del carburante nel senso che purtroppo, nel bene o nel male non si parla d’altro.
Se un tempo ad utilizzare le auto erano tutti quanti, per un motivo o per un altro, per necessità o per svago, oggi chi usa l’automobile è soltanto chi ne ha veramente bisogno.
Prima della benzina, nessuno avrebbe mai pensato di spostarsi a piedi oppure mediante i mezzi pubblici, sia per andare a scuola, che a lavoro o all’università. Adesso invece pur di risparmiare qualcosa si cede persino agli autobus, nonostante siano inaffidabili.
Sciopero di 72 ore nelle aree di servizio italiane
Chi rinuncia a usare l’auto per spostarsi indipendentemente lo fa per non fare rifornimento più volte la settimana, perché il carburante, qualunque esso sia è arrivato a costare 2 euro al litro.
Adesso per quanto possa avere un costo elevato, coloro che necessitano dell’auto per andare a lavorare dovranno fare il possibile per avere a disposizione auto e carburante in qualunque momento per le prossime 72 ore.
Il motivo è semplice, gli impianti di distribuzione presenti sulla rete autostradale saranno chiusi a partire dalle ore 22 di giorno 13dicembre, fino alle ore 22 di giorno 16. Purtroppo probabilmente non non sarà l’ultima volta.
I benzinai in effetti incrociano le braccia in segno di protesta da tempo, almeno una volta ogni 2 mesi ed hanno anche tutte le buone ragioni per farlo. Tutti noi sappiamo in che stato versano le aree di servizio delle autostrade.
Ecco qual è il motivo dello sciopero
Ne usufruiamo tutti per riposarci, per sgranchirci dopo tante ore di viaggio e di stress, però in effetti non sono il massimo a livello di servizi. Per esempio i prezzi dei carburanti, sia diesel, che benzina e metano sono alle stelle. Allo stesso modo quelli della ristorazione totalmente fuori mercato
Chi ha bisogno di una sosta deve cedere e pagare tanti soldi inutilmente essendo consapevole che gli standard qualitativi dei prodotti, sono veramente bassi. Questo è il risultato di una politica ventennale che non va e che avrebbe bisogno di modifiche.
Questa politica concede alle società concessionarie di fare ciò che vogliono, senza regole, senza misure e senza controlli completamente aldilà della legge. A rimetterci sono le piccole società nonché l’ultimo anello di una filiera forte e solida.
Per provare a trovare una soluzione adeguata al problema non rimane che scioperare. La comunicazione della programmazione dello sciopero è stata inviata alla commissione in largo anticipo per informare gli utenti e i clienti della mancanza di servizio anticipatamente.