Da anni è uno dei piloti più talentuosi della Formula 1 e, nonostante i suoi soli 25 anni, Max Verstappen ha già collezionato due titoli mondiali. Ma quali sono le curiosità che in pochissimi conoscono?
Un fenomeno indiscusso, noto per il suo talento e per la determinazione che lo ha spinto sin dal suo esordio, nel 2015 con la Scuderia Toro Rosso, a imporsi come uno dei protagonisti assoluti della categoria. Ma cosa si nasconde dietro il campione? Quali sono le storie meno conosciute di questo giovane pilota che a soli 17 anni debuttava già in pista?
Max Verstappen è nato in una famiglia dove le corse sono una vera e propria tradizione. Nato il 30 settembre 1997 a Hasselt, in Belgio, è figlio di Jos Verstappen, ex pilota di Formula 1 per team come Benetton, Arrows e Minardi. Uno dei momenti più drammatici della carriera del padre di Max avvenne al GP di Germania del 1994, quando durante un pit stop la sua vettura prese fuoco a causa di una fuoriuscita di benzina. Fortunatamente Jos riuscì a cavarsela con ustioni minori, ma l’incidente segna ancora oggi la memoria della Formula 1. Anche la madre di Max, Sophie Kumpen, ha avuto una carriera di successo come pilota di kart, e alcuni suoi parenti sono stati a loro volta piloti nel mondo delle vetture Gran Turismo.
Pur avendo doppia cittadinanza, belga e olandese, Max Verstappen ha scelto di correre con la licenza olandese e ha così conquistato un seguito appassionato nei Paesi Bassi. I suoi fan, conosciuti come la “Marea Orange”, sono tra i più entusiasti e colorati, seguendolo in ogni parte del mondo per sostenerlo nelle gare. Nei circuiti europei, le tribune si tingono spesso di arancione in suo onore, creando un’atmosfera unica. Questo affetto da parte dei tifosi olandesi rende Verstappen non solo un pilota di grande successo, ma anche un vero e proprio simbolo nazionale.
Sebbene oggi Max sia indissolubilmente legato alla Red Bull, pochi sanno che prima del suo debutto ufficiale fu notato dalla Ferrari Driver Academy. Nel 2014, Max partecipò alla Florida Winter Series con la scuderia del Cavallino Rampante, vincendo tre gare e classificandosi terzo nel campionato dietro a giovani promesse come Antonio Fuoco e Lance Stroll. Nonostante il potenziale dimostrato, il rapporto con Ferrari si interruppe rapidamente, aprendo così la strada alla Red Bull, che vide in lui il futuro campione e non si lasciò sfuggire l’opportunità di ingaggiarlo.
È difficile immaginare che un pilota del calibro di Max Verstappen, abituato a sfrecciare sulle piste a oltre 300 km/h, abbia rischiato di fallire l’esame di guida. Eppure, quando nel 2015, a 18 anni, decise di prendere la patente, il test non fu una passeggiata. Durante l’esame pratico, Max commise alcune infrazioni, tra cui la mancata precedenza in due occasioni. Con la sua proverbiale parlantina, riuscì a convincere l’istruttore che le altre vetture erano lontane e che non c’era pericolo. Incredibilmente, l’istruttore lo lasciò passare, permettendogli di ottenere la patente e una storia ironica da raccontare ai fan.
Max non è solo un fuoriclasse in pista, ma anche un appassionato di videogiochi. Trascorre molto tempo con la sua PlayStation, alternando simulatori di guida e giochi di calcio, in particolare FIFA Ultimate Team. La sua passione per i videogiochi è tale che, come ha rivelato il team principal della Red Bull Christian Horner, Max ha giocato una sessione di FIFA di ben 14 ore consecutive prima del GP di Austin, nel 2018.