Il caro benzina ci ha messo tutti quanti con le spalle al muro e ci ha costretti a ridurre l’utilizzo dei mezzi per spostarci da una parte all’altra della città, oppure da una città all’altra per questioni di lavoro o semplicemente per andare a scuola.
Se un tempo chiunque si spostava solo ed esclusivamente utilizzando i suoi mezzi privati, ad oggi molte persone preferiscono usufruire dei mezzi pubblici nonostante si abbia che la consapevolezza che non sono del tutto affidabili.
Eppure non si può fare diversamente, perché fare un pieno a qualunque mezzo costa tantissimo, molto, ma molto di più di un semplice biglietto treno o autobus.
Caro benzina, la situazione in Italia sfugge dal controllo
A seguito dei rincari alla pompa di benzina, le famiglie che già sono in ginocchio dal 2020 causa covid, potrebbero toccare il fondo a breve e non avere più la possibilità nemmeno di fare la spesa senza pensieri.
A partire dal 5 febbraio però qualcosa potrebbe cambiare perché scatterà l’embargo dell’Unione Europea all’importazione di tutti i prodotti russi, compresi il diesel e la benzina. Pro e contro.
La sanzione è stata richiesta da Bruxelles a causa dell’inizio della guerra in Ucraina. Se da un lato è certamente qualcosa di cui andare fieri, perché finalmente è stata presa una chiara posizione contro la Russia. Dall’altro si corre il rischio di rimanere a secco e quindi di non avere a propria disposizione il carburante, nelle stesse quantità degli ultimi anni.
Cosa è successo a seguito dell’embargo e cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane
Questo perché fino ad ora la gran parte di diesel e benzina, è arrivata direttamente dalla Russia. Il carburante alimenta 16 milioni di auto in tutta Italia, ma non soltanto, anche navi, mezzi militari e camion. Per cui qualora si dovesse verificare la difficoltà di trovare il carburante in modo semplice e pratico, potrebbe verificarsi un vero e proprio disastro a 360°.
Nelle ultime ore sembrerebbero essere arrivati già i primi risultati dell’embargo: il gasolio in modalità servito ha superato il prezzo di €2,50 al litro. Nel corso dei prossimi giorni si potrebbero innescare dei meccanismi di speculazione incredibili, pronti a mettere in ginocchio ancora una volta e ancora di più i consumatori di tutta Italia.
Le compagnie hanno realizzato soltanto nel 2022 degli extra profitti da capogiro, si parla di 7,4 miliardi per quanto riguarda il gasolio e di 1,9 miliardi per quanto riguarda la benzina. Non resta che attendere per rendersi conto di ciò che ci aspetta nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, anche se c’è una probabilità minima che il prezzo si mantenga grazie alle scorte che sono state accumulate nel corso dei mesi.