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20 milioni di euro di multe in 2 anni, questo Autovelox è letale: evitalo come la peste

I dispositivi elettronici Autovelox consentono di rilevare chiunque dovesse transitare in un determinato punto oltre i limiti di velocità consentiti. Ogni giorno, in qualsiasi zona d’Italia, vengono multati migliaia e migliaia di automobilisti “distratti” o non rispettosi delle regole del Codice della Strada. In questo articolo, evidenzieremo il funzionamento di un dispositivo presente in una specifica area del nostro Paese. Esso è stato in grado di multare un numero elevatissimo di automobilisti negli ultimi due anni. Ecco tutti i dettagli in merito.

Autovelox – Motori.News

Gli Autovelox sono dispositivi elettronici in grado di controllare in ogni momento la situazione stradale in merito alle velocità delle auto in transito in un particolare tratto. Essi possono essere installati un po’ ovunque, sia all’interno dei centri abitati che sulle strade extraurbane e sulle autostrade.

Esistono dispositivi che variano in base alla forma e allo specifico funzionamento. A prescindere da tutto, però, la loro funzione principale è quella di multare le macchine transitanti oltre i limiti di velocità massimi consentiti. C’è un livello di tolleranza dei 5 km/h. Oltre questo limite, scatterò in automatico la contravvenzione.

Essa arriverà a casa del trasgressore entro e non oltre i 90 giorni dall’avvenuta infrazione. A questo punto, egli avrà 60 giorni di tempo per saldare il tutto. In alcuni casi, però, l’utente multato potrà avere la facoltà di effettuare il ricorso.

Infatti, ogni Autovelox dovrà essere perfettamente in regola. Sarà necessario che esso sia tarato ogni anno e del tutto omologato. Inoltre, ogni utente in transito dovrà essere informato della presenza del dispositivo con una giusta e visibile segnaletica stradale. Non dovranno nemmeno mancare le segnalazioni relativi ai precisi limiti di velocità in quel punto.

Gli Autovelox possono rivelare la velocità istantanea oppure essere utilizzati per monitorare la media di ogni macchina in un preciso tratto di strada. Questo secondo modo è detto sistema a rilevamento Tutor ed è attuato sulle autostrade e sulle strade extraurbane ad alto scorrimento.

Un dispositivo Autovelox permette di scattare foto a tutte le targhe della auto in transito, grazie all’emissione di una luce infrarossa generata da una doppia sorgente laser. Ma sai che esiste un particolare dispositivo in Italia che è riuscito a scattare un numero esagerato di sanzioni amministrative? Ecco tutto quello che devi sapere in merito.

L’Autovelox che non lascia scampo: ecco gli incredibili numeri relativi alle multe inflitte

Oggetto della nostra analisi odierna è uno specifico Autovelox funzionante per mezzo del sistema di rilevazione Tutor. Esso in poco più di due anni di funzionamento ha eseguito multe superiori a 20 milioni in totale. Hai capito bene! Un vero e proprio dispositivo in grado di non lasciare scampo a nessun automobilista in transito oltre i limiti di velocità consentiti. Ma dove è ubicato? Ecco tutti i dettagli.

L’Autovelox incriminato: in due anni ha prodotto oltre 20 milioni di sanzioni per eccesso di velocità – Motori.News

Gli Autovelox hanno ridotto il numero di incidenti stradali gravi, ma in alcuni casi servono anche solo per fare esclusivamente cassa per i Comuni. Questa è l’accusa che capita spesso di leggere, specie se i dispositivi sono posti in zone strategiche, non propriamente pericolose.

Stando alle critiche che si leggono, potrebbe essere questo il caso di un Autovelox posto nella zona di Opera (provincia di Milano), in Val Tidone sulla Strada Provinciale 412. Ogni giorno migliaia di automobilisti vengono “beccati” nel transitare oltre i limiti di velocità consentiti.

Essi sono stati abbassati da 90 a 70 km/h. Addirittura, fino a poco tempo fa su tale tratto il limite era di 110 km/h. Dall’ottobre del 2020, invece, si è optato per questo grande abbassamento dei limiti. Il motivo? Non la pericolosità del tratto, bensì una misura attuata per limitare l’inquinamento acustico di quell’area.

Ciò che fa storcere il naso a molti, inoltre, è il fatto che i limiti di velocità e i cartelli non siano adeguatamente segnalati sulla carreggiata. Un qualcosa che genera migliaia di ricorsi ogni anno, molti dei quali vengono approvati con l’annullamento della sanzione.

Infatti, il cartello indica la presenza di un normale Autovelox e non del Tutor. Una anomalia che trae in inganno gli automobilisti e che ha fatto intascare quasi 20 milioni di euro in due anni al comune di Opera. E tu cosa ne pensi?

Andrea Giove